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Credito alle Pmi, scende la Calabria sale la Liguria

Nella classifica redatta da Confartigianato sul trend dei finanziamenti bancari sale al primo posto la Liguria metre arretra la Calabria. Tra giugno 2010 e aprile 2011 cresce il gap tra il Nord e il Sud del paese in tema di accesso al credito.

Tecnologie & Trend
Ad aprile 2011, lo stock relativo al credito erogato dalle banche alle imprese con meno di 20 addetti è pari a 172.451 milioni di euro, che equivale al 19% del totale dei finanziamenti concessi alle aziende italiane.
Rispetto a giugno 2010 si è registrato un aumento medio nazionale dell'1,8%. I risultati emergono da un rapporto di Confartigianato. Si aggrava però il divario tra il Nord e il Sud del Paese nei finanziamenti bancari alle piccole imprese. A livello regionale, i più penalizzati sono gli imprenditori della Calabria che, tra giugno 2010 e aprile 2011, hanno ricevuto l'1,5% in meno di credito. A livello provinciale, maglia nera per Avellino, dove il volume dei prestiti alle piccole imprese è diminuito del 7,2%.
Sul versante opposto la Liguria è la regione in cui gli istituti di credito sono stati più generosi: i finanziamenti alle piccole aziende sono infatti aumentati del 4%.
La classifica regionale e provinciale del credito alle imprese è stilata dall'Ufficio studi di Confartigianato che ha misurato l'andamento dei prestiti al sistema imprenditoriale negli ultimi 10 mesi e ha fotografato anche le differenze territoriali nella quantità di credito ricevuta dalle piccole imprese.
A fronte di una quota media nazionale del 19% del credito per le aziende con
meno di 20 addetti sul totale dei finanziamenti alle imprese, si stacca nettamente il Trentino Alto Adige con una quota del 35,8%. All'altro capo della classifica, la regione e le province dove le piccole imprese hanno ricevuto una quota minore di finanziamenti rispetto al totale del credito erogato a livello provinciale sono il Lazio (8,6%) e Milano (5,5%) e Roma (6,3%).
Secondo lo studio di Confartigianato, i rubinetti del credito non sono uguali per tutti i settori. Il comparto delle costruzioni è quello che ha registrato la maggiore crescita del volume di finanziamenti: +4,3% tra giugno 2010 e aprile 2011, con punte del +37,5% per le imprese di costruzione di Teramo, del +25,8% a Genova e del +24,8% a Verbano-Cusio-Ossola. Tra i motivi di questo aumento dei finanziamenti vi è anche la necessità delle imprese di costruzione di reperire maggiori risorse per far fronte ai sempre più gravi ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione e delle aziende appaltanti.
Segno positivo anche per il settore dei servizi che ha visto un aumento medio nazionale dello 0,8% dello stock di finanziamenti, con un picco positivo del +33,7% a Reggio Emilia e un primato negativo del 11,9% a Siena.
Per il comparto manifatturiero la crescita media nazionale dei finanziamenti è contenuta allo 0,3%, ma la forbice tra nord e sud del Paese è molto ampia: si va dall'aumento del 21,4% a Monza e Brianza al calo del 62,5% del credito per le imprese manifatturiere di Siracusa.
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