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Garanzia prodotti Apple, la Commissione europea contesta le modalità di informazione

Per il Commissario UE, viviane Reding, Apple non avrebbe informato adeguatamente gli acquirenti europei sulla validità della garanzia di cui godrebbero i prodotti soggetti alla leggi europee. In pratica due anni di garanzia su iPhone, iPad, iPod e Mac.

Tecnologie & Trend
Continua la diatriba tra l'Europa e Apple in merito alla garanzia sui prodotti Apple. Secondo quanto riportato da Bloomberg, Viviane Reding, commissario europeo per la giustizia, avrebbe inviato una comunicazione ai membri della Commissione al fine di chiedere l'esame delle modalità tramite le quali Apple ha provveduto alla pubblicità delle garanzie per i propri prodotti.
Per la Reding, il cosso di Cupertino non avrebbe informato adeguatamente i potenziali acquirenti europei sulla validità della garanzia (almeno 2 anni) di cui godrebbero i prodotti soggetti alla leggi europee:
Apple ha chiaramente pubblicizzato la garanzia del produttore per un anno, ma ha mancato di indicare chiaramente la possibilità gratuita di ottenere una garanzia di due anni, minimo, come previsto dalle leggi europee. Si tratta di pratiche pubblicitarie inaccettabili”.
La Commissione Europea non potrà procedere direttamente ad accertare le presunte pratiche pubblicitarie scorrette da parte di Apple, ma non rinuncia a informare gli stati membri affinchè accertino il rispetto delle norme di vendita.
Dal canto suo, Apple ha precisato di informare chiaramente i consumatori europei attraverso il proprio sito ufficiale, ma il commissario Reding contesta il fatto che gli acquirenti non siano messi adeguatamente al corrente della possibilità di rinnovare gratuitamente la garanzia per il secondo anno.
Ricordiamo che lo scorso maggio il Tar del Lazio aveva confermato la multa da 900mila euro inflitta dall'Antitrust nel dicembre 2011 ad Apple, accusata di pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori.
In particolare le tre società del gruppo, Apple Sales International, Apple Italia S.r.l. e Apple Retail Italia furono accusate dall'Antitrust di attuare due distinte pratiche commerciali scorrette: una relativa alla cattiva informazione sui diritti di assistenza gratuita biennale previsti dal Codice del Consumo, l'altra inerente al contenuto e alla durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamento AppleCare Protection Plan.
Per questo motivo le sanzioni furono pari a 400mila euro per la prima pratica e 500mila per la seconda.
Le sanzioni sono state confermate al termine di un'istruttoria che "ha provato sia la non piena applicazione ai consumatori, da parte delle società del gruppo Apple operanti in Italia, della garanzia legale biennale a carico del venditore, sia le informazioni poco chiare sugli ambiti di copertura dei servizi di assistenza aggiuntiva a pagamento offerti da Apple ai consumatori".
Il Tar del Lazio ha però annullato l'ordine dell'Antitrust di modificare le confezioni AppleCare Protection Plan nella parte in cui prevedeva "l'inclusione - si legge nella sentenza - 'delle indicazioni numeriche circa la durata del periodo di assistenza acquistato con riferimento alla scadenza della garanzia legale di conformita'', inquanto non necessaria ai fini della tutela del consumatore a determinarsi consapevolmente e sproporzionata rispetto a tale finalita'".
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