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Windows Phone 7, Microsoft in salsa mobile con un occhio al cloud

Alla presentazione ufficiale del nuovo sistema operativo mobile di Microsoft l'azienda mostra i muscoli. Steve Ballmer stesso ne definisce l'essenza: "semplicità d'uso, a misura dell'utente e davvero personal". In arrivo il prossimo 21 ottobre in esclusiva con Vodafone e i produttori HTC, LG e Samsung.

Tecnologie & Trend
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Microsoft
è tornata con successo nel mercato mobile: con un sistema operativo e con un ecosistema tutto nuovo (per il colosso di Redmond).  Il tanto atteso Windows Phone 7 quindi debutta nei maggiori mercati mondiali - tra cui l'Italia - e lo fa in un modo che ne rispecchia la maturità, ossia mantenendo un profilo piuttosto basso.
Profilo che, però, non toglie nulla al potenziale che si intravede nel sistema operativo di Redmond. Come era ormai palese dalle indiscrezioni trapelate sul web, Microsoft si è affidata a potenti partner asiatici - HTC, LG e Samsung - e punta con decisone al mercato Natalizio: i primissimi terminali con WP7, infatti, arriveranno già il 21 ottobre e promettono battaglia ai vari iPhone 4, Samsung Galaxy S e Nokia N8.
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Se il colosso coreano vince in ogni caso - visto che l'importante per l'azienda è offrire una vasta scelta di device multipiattaforma - gli altri player del mercato dovrebbero sentirsi minacciati. Sul serio.
Microsoft, è vero, ha stretto alleanze importanti, ma è lo stesso prodotto a costituire di per sé un ottimo biglietto da visita per chi deciderà le sorti di Windows Phone 7, vale a dire l'utente finale.
E proprio il mercato consumer sembra essere il target principale di Redmond. È significativo infatti che sia proprio Microsoft a lanciare l'aspetto chiave di Windows Phone 7: ossia il suo essere "personal".
Sì, perché Steve Ballmer - collegato in videoconferenza per l'occasione - ha definito in modo inequivocabile i nuovi device WP7: "Always delightful…Wonderfully Mine", ossia "Sempre piacevole da usare…Meravigliosamente mio".
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E qui si inserisce il discorso dell'interfaccia, che non dovrebbe mai cambiare a prescindere dallo smartphone su cui girerà WP7. Il condizionale è d'obbligo perché su questo particolare aspetto i top manager del colosso di Redmond non sono stati precisi: lo Start Screen iniziale non si tocca, almeno per i primi telefoni che arriveranno a breve, ma sul futuro non ci sono certezze.
Quel che è certo è che Microsoft crede nel nuovo sistema di Live Tiles dinamiche: perché cambiare ciò che già funziona?
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[tit:La nuova direzione mobile di Microsoft]Dalla semplice definizione di Ballmer risulta chiaro anche il deciso cambio di direzione di Microsoft: Windows Phone 7 è essenzialmente mirato al mercato consumer. Tuttavia, l'hanno detto chiaramente l'AD di Microsoft Italia Piero Scott Jovane e il neo responsabile del comparto mobile Luca Callegari: il mondo del business è comunque preso in considerazione dal nuovo OS.
Per dirla tutta l'aspetto più interessante in ambito lavorativo è costituito dall'integrazione di Office nell'interfaccia e dalla possibilità di modificare i documenti direttamente sul telefono. Poi ci sono le classiche funzionalità di sincronizzazione con i server di posta aziendali, ma qui non c'è nulla di diverso rispetto a ciò che già si può fare con altri device.
Per il resto i terminali WP7 sono degli ottimi smartphone evoluti, ma essenzialmente personal: il CEO di Microsoft presenta l'OS come qualcosa di totalmente nuovo: "L'importante non è cosa si può fare con il telefono, ma come lo si può fare".
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Ed è così, tutto in Windows Phone 7 è mai visto prima e si differenzia profondamente dai vari Windows Mobile in circolazione. Se le novità di interfaccia varate da Microsoft sono già ben note – interfaccia a Hub temtici, Live Tiles e aggiornamenti dinamici – questa aggressiva svolta consumer è più sorprendente: in sostanza i device si configurano come un "assistente digitale personale" che accompagna le "persone reali" nella loro vita di tutti i giorni, con un'esperienza di utilizzo il più semplice possibile.
C'è l'accesso ai servizi di gaming Xbox Live - sincronizzati tra console, pc e telefono – e c'è anche una piattaforma per distribuire musica, Zune, già "adulta" in Usa e compresa di offerta a 9,90 Euro al mese per scaricare brani illimitati.
Il top management di Microsoft identifica il probabile acquirente con i cosiddetti "Life Maximizer", ossia donne e uomini compresi, per la maggior parte, fra i 25 e i 49 anni, laureati e con un discreto potere d'acquisto: questa tipologia di user, secondo Microsoft, rispecchia circa 8 milioni di italiani. L'esborso minimo per questi utenti, sarà di 399 Euro per LG Optimus 7 fino al terminale più costoso, di HTC, a 599 Euro.  
"Abbiamo voluto un telefono moderno, moderno nell'hardware in uso, moderno nei princìpi di design e moderno nel modo di abbracciare le attività che le persone, oggi, compiono su internet". E a tal proposito Ballmer cita alcune di quelle attività, come esempio: ricerca di ristoranti, leggere e-mail, attività di social networking e, ovviamente, telefonare.
Se Redmond ha mantenuto un profilo basso nella presentazione, forse perché molto dell'OS era già noto, per il lancio di WP7 l'azienda si è avvalsa di partnership importantissime a livello mondiale e sui vari mercati nazionali: per l'Italia la priorità è andata a Vodafone con LG.
Prevedendo l'ascesa degli smartphone nei confronti dei cellulari "basic", Microsoft ha deciso quindi di puntare (tardivamente) sui primi: entro il 2014 Redmond vuole diventare uno dei primi tre player di settore e un brand riconosciuto dagli utenti, nel momento in cui quest'ultimi decideranno di comprarsi uno smartphone.
Fondamentale per il nuovo sistema sono i servizi cloud ad esso legati. Complice anche la mancanza di modulo Bluetooth, Windows Phone 7 sincronizza tutti i suoi dati basandosi sul cloud: l'unico altro modo in cui gli utenti potranno connettere il proprio device sarà via cavo. In quest'ottica sarà interessante valutare le varie offerte di connettività dati degli operatori, visto che i terminali, senza il web, perdono gran parte del loro fascino e delle loro funzionalità innovative.
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Ci sarà il ben noto Marketplace di applicazioni aggiuntive, che potranno essere provate prima dell'acquisto e che comprenderanno i software ufficiali di editori e gruppi media di prima grandezza: RCS, Rai e il Gruppo "Il Sole 24 Ore", per citarne alcuni.
Passando i difetti, o supposti tali, WP7 partirà come da indiscrezioni, senza funzione "Copia e incolla", senza supporto per SD card esterne e senza tethering. I requisiti hardware sono anch'essi come da "copione": schermo AMOLED di ampie dimensioni, processore almeno a 1GHz e supporto multitouch.
Il nuovo prodotto di Microsoft, a conti fatti, è davvero interessante e testimonia, dopo Internet Explorer 9 e Windows 7 per PC, l'attenzione che il colosso ripone negli ultimi trend di mercato e nelle tecnologie di ultima generazione.
Di sicuro non si può dire che Redmond sia arrivata in tempo all'appuntamento col pianeta smartphone: il colosso sarà anche lento, ma con i mezzi a sua disposizione ha davvero il potere di far tremare tutto il settore mobile. Apple e Android compresi.
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