Apple ha rilasciato un pacchetto di aggiornamenti per Snow Leopard che così arriva alla versione 10.6.2. Tra i circa 40 errori corretti c'è anche il bug che, in certe condizioni, cancellava tutti i contenuti personali dei Mac. Inoltre, ora l'Os non è più compatibile con le Cpu Atom di Intel: panico nella comunità Hackintosh.
Apple ha rilasciato recentemente il secondo
pacchetto di aggiornamenti per
Snow Leopard che arriva alla
versione 10.6.2. L'update risolve un gran numero di problemi e criticità, oltre 40, che riguardano vari componenti di
Mac OS X, dal motore grafico al browser
Safari. Tra tutti è da segnalare la soluzione al
bug segnalato a metà ottobre che, accedendo al proprio Mac con l'
account ospite, cancellava tutti i dati personali dell'utente.
Tra gli update dell'Os troviamo anche il
supporto nativo al nuovo
Magic Mouse multitouch e una serie di messe a punto di applicazioni come
iWork,
iLife,
Aperture,
Final Cut Studio,
MobileMe, e
iDisk che ora sono più stabili.
Il pacchetto è scaricabile direttamente da
Apple o tramite la funzione "
software update". Sono stati rilasciati anche il
10.6.2 combo update,
Mac OS X Server 10.6.2,
Server combo update e
Security Update 2009-006 Client.
Inoltre, secondo alcune
indiscrezioni che girano in rete, con l'ultima versione di Snow Leopard Apple avrebbe eliminato il supporto alla
Cpu Atom di Intel, colpendo soprattutto la comunità
Hackintosh, ossia quegli utenti che installano Mac OS X su computer generici Intel-based.
Sembra che installare l'update su tali macchine provochi un
infinito ciclo di reboot di sistema, rendendo il Pc inutilizzabile. La comunità non si è data per vinta e ha già annunciato che un
kernel modificato potrebbe vedere la luce in futuro. Altri utenti, invece, dichiarano di avere già trovato una
soluzione per utilizzare l'ultima release di Snow Leopard sulle loro macchine.
In ogni caso Apple sembra voler continuare l'offensiva contro gli utenti che utilizzano il suo software su computer generici, come dimostra l'azione legale intentata a
Psystar di cui abbiamo già trattato
qui.
Dopo la prima mossa di Apple ora si attende la risposta del mondo Hackintosh.
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