Il primo worm per il popolare smartphone iPhone è di nazionalità australiana e, pur non facendo niente di eccessivamente dannoso, mostra le vulnerabilità dei dispositivi "sbloccati" per eseguire software non autorizzato.
Gli
iPhone "sbloccati" per eseguire software non autorizzato da
Apple sono stati recentemente vittima di un worm, il primo per il dispositivo.
Il
codice, denominato
Ikee, non esegue attività particolarmente dannose sul cellulare Apple. Infatti si limita a sostituire l'immagine di sfondo con quella di un cantante australiano degli anni '80. Tuttavia, se opportunamente modificato, il worm potrebbe danneggiare molto di più gli incauti utenti, attraverso il furto di
dati sensibili, ad esempio.
È da precisare che il worm non riguarda tutti gli utenti iPhone ma solo coloro che hanno modificato – eseguendo il cosiddetto processo di
jailbreak - il proprio
smartphone per utilizzare applicazioni non certificate Apple.
Nel dettaglio è l'utilizzo dell'utility
Ssh (
Secure Shell) senza aver opportunamente cambiato la password di default a causare l'infezione: installare il tool in questo modo equivale a creare una
backdoor "aperta" nel dispositivo. Backdoor che può essere utilizzata da terzi per connettersi via internet all'iPhone ed eseguire codice maligno.
Nel caso di Ikee il danno è trascurabile e la
falla semplice da riparare, tuttavia eseguire codice non autorizzato sull'iPhone, come dichiarato da Apple stessa, pone seri rischi di
sicurezza.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ChannelCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.