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ESET, una sicurezza sempre più integrata

Lo specialista di cybersecurity protegge il lavoro da remoto con soluzioni di endpoint protection da sempre caratterizzate da un’elevata semplicità di gestione, fruibilità avanzata e basso impatto sulle risorse. Cresce l’impegno nei confronti di operatori di canale interessati a operare sul mercato come veri e propri ESET Security Advisor dei clienti

Vendor
L'emergenza sanitaria causata dalla pandemia ha portato all’implementazione di massa del lavoro da remoto, la cui efficacia però dipende fortemente dalla tecnologia. “La possibilità di lavorare da casa ha assicurato beneficia organizzazioni e dipendenti, ma ha anche aumentato il rischio di attacchi alle reti aziendali. Non a caso, via via che il processo di digitalizzazione evolve, le minacce informatiche diventano sempre più persistenti. Questo determina che le imprese debbano dotarsi di team e sistemi It resilienti per evitare le conseguenze economiche e reputazionali legate ai nuovi malware, ma soprattutto le obbliga ad adattare l’approccio alla sicurezza, consapevoli che è ormai indispensabile implementare misure in grado di assicurare la protezione dei dati e delle informazioni aziendali” afferma Fabio Buccigrossi, Country Manager di ESET Italia. La flessibilità della forza lavoro è, infatti, solo una piccola parte della trasformazione digitale, dal momento che con sé porta soprattutto la necessità di garantire che i servizi siano implementati in modo sicuro.

Le precauzioni di base obbligano a proteggere i dispositivi con una suite di endpoint protection che automaticamente blocchi gli attacchi, offrendo anche la possibilità di gestire i device. Occorre, poi, utilizzare sistemi di cifratura per proteggere gli utenti da possibili furti di dati, abilitare l’autenticazione a più fattori avanzata e utilizzare la tecnologia VPN per accedere ai file. “Le applicazioni e gli strumenti per consentire la produttività remota devono essere controllati e configurati per salvaguardare i dati dei clienti e il materiale aziendale sensibile. Contemporaneamente, però, è importante che i dipendenti siano più consapevoli di come è possibile proteggersi da eventuali truffe, come phishing e compromissione dell’e-mail aziendale, dal momento che il lavoro da remoto espone a maggiori rischi” aggiunge Buccigrossi, ricordando come l’offerta di ESET si concentri sull’endpoint e non richieda particolari legami con un hardware perimetrale specifico.

Tutte le sue soluzioni di endpoint protection sono pensate per garantire la protezione del dato che risiede sul dispositivo dell’utente, sia che si tratti di client, server o dispositivo mobile. Parallelamente, le soluzioni del vendor sono ingegnerizzate in modo da poter collaborare tra loro per innalzare ulteriormente il livello di sicurezza dei clienti. “Un loro fattore altamente differenziante rispetto ai competitor è, poi, il basso impatto sulle risorse del sistema, che si affianca all’elevata capacità di identificare i malware” precisa Buccigrossi, pronto a sottolineare come la strada intrapresa negli ultimi 30 anni da ESET sia quella giusta, tanto che il mercato, gli esperti di settore e gli analisti hanno ormai stabilmente inserito il brand tra i player di riferimento in ambito cybersecurity.

Semplicità di gestione, fruibilità e basso impatto sulle risorse rimarranno, quindi, anche per il futuro le caratteristiche principali dei suoi prodotti, che continueranno a rivolgere un’attenzione particolare al cloud. Il cloud è, infatti, una tecnologia che semplifica la gestione e la fruibilità delle soluzioni per la protezione degli endpoint. “Siamo sempre più convinti che le barriere debbano essere innalzate a livello del singolo endpoint attraverso l’utilizzo di più soluzioni che collaborano tra loro e dotate delle più moderne tecnologie disponibili. Dal 1995 utilizziamo l’Intelligenza Artificiale nei nostri prodotti e ancora oggi i ricercatori basano lo sviluppo di queste soluzioni sull’adozione delle più moderne e innovative tecnologie per aumentare le prestazioni e offrire un Endpoint Protection sempre all’avanguardia” puntualizza il Country Manager.

Cresce l’attenzione dei confronti degli ESET Security Advisor
Nell’ultimo anno ESET ha registrato una forte richiesta di protezione degli endpoint gestiti in modalità MSP. Ma la crescita del business di ESET ha toccato tutti gli ambiti, facendo registrare al vendor un incremento a doppio digit del proprio giro d’affari. “Il risultato è stato frutto del forte commitment di tutto il team italiano nel diffondere la conoscenza di ESET tra i rivenditori, a partire dal portfolio delle soluzioni fino ad arrivare al supporto che siamo in grado di offrire in termini di vendita, marketing e assistenza tecnica. Insieme ai dealer certificati formiamo una squadra vincente per garantire alle imprese le più adeguate soluzioni di sicurezza e relativi servizi professionali, assicurando la migliore protezione dei dati aziendali” chiarisce Buccigrossi. La struttura di ESET, fatta di Channel Account che lavorano sul territorio, è in grado di valutare i migliori percorsi commerciali e tecnici per ogni profilo di partner: un’attività che si integra a piani di business strutturati e ampiamente supportati da iniziative di co-marketing. Il risultato è che, al termine del percorso di certificazione, ogni rivenditore acquisisce una formazione commerciale di prevendita e tecnica ideale per supportare i clienti nelle diverse esigenze di sicurezza e diventare, quindi, dei veri e propri ESET Security Advisor per i clienti.

“Oggi sono molte le opportunità che il mercato offre ai rivenditori di It security. D’altra parte, per quanto si possa mantenere semplice la gestione delle soluzioni di sicurezza informatica, lo scenario relativo alle minacce è sempre più complesso. Questo aumenta l’esigenza di avere esperti in grado di sfruttare al meglio le soluzioni di protezione” spiega Buccigrossi, evidenziando che alcune minacce possono essere sicuramente bloccate in automatico da soluzioni ben configurate, ma in casi come l’EDR è necessario potersi affidare a un esperto per sfruttare tutte le funzionalità di monitoraggio e alert. Un esperto in grado anche di intervenire qualora fosse necessario rimediare. Le grandi aziende si stanno attrezzando per avere queste competenze all’interno del loro organico, ma le realtà meno strutturate devono richiedere questo servizio a partner competenti nella security. “Sul mercato sono parecchi i partner che offrono servizi gestiti ai clienti, ma in genere li erogano appoggiandosi alle soluzioni più classiche e storiche. Occorre sottolineare, poi, che l’introduzione di soluzioni come l’EDR nel portfolio degli MSP richiede una specifica competenza per sfruttare questa nuova tecnologia e offrire alle aziende un servizio professionale di identificazione e azione per rimediare agli incidenti di sicurezza” puntualizza Buccigrossi.

Per quanto riguarda il supporto, ESET garantisce ai rivenditori un primo livello commerciale attraverso distributori certificati, che agiscono ormai sempre più spesso come suoi competence center. In base alle necessità, il livello di supporto può naturalmente aumentare facendo riferimento al team di esperti della stessa ESET Italia. “Ogni partner dispone di un Channel Account Manager dedicato, stabilito in base al territorio e alle sue caratteristiche. Questa figura è in grado di supportare il dealer in ogni fase di negoziazione della specifica opportunità, coinvolgendo i Sales Engineer qualora ci fosse necessità di approfondimenti tecnici. Il suo compito è anche quello di definire business plan di medio e lungo termine con i partner più interessati alle nostre soluzioni: piani commerciali supportati da iniziative di marketing modulabili, che si adattano alle richieste dei diversi operatori” conclude Buccigrossi.
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