: "La sovranità digitale come scelta strategica" La sovranità secondo Aruba.it
Manca giusto un anno alla fatidica entrata in vigore del nuovo Gdpr, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (Regolamento UE 679/2016) che, ricordo, sarà il 25 maggio 2018.
Il nuovo Gdpr include circa 160 requisiti su come raccogliere, archiviare e usare informazioni personali e prevede la notifi ca obbligatoria, entro 72 ore, in caso di violazioni di dati personali. Criteri che se non soddisfatti potranno costare alle imprese pesanti sanzioni amministrative (fi no a 20 milioni di euro e/o fi no al 4% del fatturato mondiale totale annuo) ma soprattutto, per l’azienda sanzionata, potrebbe ipotizzarsi il blocco dell’attività in tema di trattamento dei dati e questo si tradurrebbe in una interruzione di un servizio, con ovvie ripercussioni sui clienti, i quali potrebbero aderire alle vie legali per ottenere il risarcimento dei danni subiti.
Insomma, cose non da poco. A oggi però la strada per la comprensione, su cosa vuol dire eff ettivamente essere ‘Gdpr Compliant’ è ancora irta di ostacoli. Lo evidenziano diversi studi pubblicati nel corso dell’ultimo periodo e che ora vi condenserò in queste poche righe. Una ricerca congiunta Eset-Idc mostra che le realtà europee hanno ancora molti dubbi sul Regolamento: quasi il 78% dei responsabili IT delle aziende coinvolte non comprende l’impatto della nuova normativa oppure non ne è proprio a conoscenza. Tra quelle che la conoscono, il 20% aff erma di essere già conforme, il 59% si sta adeguando e il 21% aff erma di non essere a norma.