Come sarà il 2025? Difficile prevederlo con tutto quello che sta succedendo a livello geopolitico ed economico. Soprattutto non è ancora chiaro quale sarà l’impatto effettivo per i Paesi colpiti dai dazi voluti dalla nuova amministrazione Trump e quale sarà la risposta in sede europea. Per ora si naviga a vista, si fanno alcune ipotesi sull’impatto negativo in Europa e in Italia, dove si stima che tutto questo potrebbe generare una frenata sostanziale del Prodotto Interno Lordo, e profonda incertezza nella spesa tecnologica, e non solo, da parte delle imprese. Una brutta tegola che si intuisce già dalle prossime affermazioni.
Per fare un esempio, il presidente di IDC, Crawford Del Prete, in una presentazione al recente vertice GTDC ha affermato che l’impatto di fattori economici come le nuove tariffe e i controlli sulle esportazioni è secondo solo all’impatto dell’intelligenza artificiale per quanto riguarda la prevedibilità dei budget tecnologici. E tutto questo ha maggiore evidenza in Europa. Il quadro attuale e quello che potrà accadere è anche ben sintetizzato dal numero uno di Ingram Micro, Paul Bay, il quale ha affermato che...: “Le nuove tariffe saranno trasferite dagli OEM o dai vendor alla distribuzione, quindi dalla distribuzione ai fornitori di soluzioni e, infine, agli utenti finali”...