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La recessione è alle porte, lo sancisce il Fondo Monetario Internazionale. La ripresa? Dal 2024

Secondo l'FMI i Paesi che scivoleranno in recessione tecnica sono Germania e Italia, che registreranno tre trimestri consecutivi di contrazione a partire dal terzo trimestre del 2022.

Mercato

La recessione è alle porte dell'Europa e dell'Italia, almeno metà 'Eurolandia' si appresta a entrare in recessione. E fra i paesi che scivoleranno in recessione tecnica ci sono Germania e Italia (che registreranno tre trimestri consecutivi di contrazione a partire dal terzo trimestre del 2022), precisa l'FMI. Segnali preoccupanti che si sommano a quelli registrati dall'Indice S&P Pmi manifatturiero che a ottobre scende a 47,9 dalprecedente 48,4, portandosi ancora più al di sotto di fatidico 50 che divide l'espansione dell'economia dalla contrazione. Cala anche l'Indice dei Servizi che segna 48,2 dal precedente 48,8 e la risultante complessiva è un Pmi composito che scende a 47,6 da 48,1.

Sempre il Fondo sottolinea che il PIL italiano dovrebbe tornare a crescere dell'1,3% nel 2024 dopo la contrazione dello 0,2% nel 2023. Lo prevede il Fmi nel suo rapporto sull'Europa, nel quale osserva come per le famiglie europee i più alti prezzi dell'energia aumenteranno il costo delle vita del 7% nel 2022 e del 9% nel 2023. I "consumi privati si sono già contratti nel primo trimestre del 2022 in Francia, Spagna e Italia e, nonostante una ripresa in estate, sono previsti restare deboli nella seconda metà dell'anno". Nelle economie avanzate dell'Europa, inclusa l'area euro, una politica monetaria più stringente sarà probabilmente necessaria nel 2023 a meno che l'attività e l'inflazione non si indeboliscano più del previsto, dice Alfred Kammer, sottolineando come "continuare ad alzare i tassi di interesse è al momento un'assicurazione contro rischi che richiederebbero risposte dalle banche centrali ancora più forti e dolorose andando avanti".

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