: "L’importanza di un cloud sovrano e qualificato per i fornitori della PA" La sovranità secondo Aruba.it
Il vendor raggiunge il 196° posto nella classifica annuale Fortune Global 500. Un traguardo che segna il 16° anno consecutivo nella prestigiosa lista che include le 500 aziende più grandi al mondo per fatturato, con il miglior posizionamento di sempre nel settore tecnologico Qui il comunicato stampa.
Lenovo ha guadagnato 52 posizioni, raggiungendo il 196° posto nella classifica annuale Fortune Global 500, e si posiziona al 13° posto tra le aziende del settore tecnologico. Questo traguardo segna il 16°anno consecutivo del vendor nella prestigiosa lista, che include le 500 aziende più grandi al mondo per fatturato, con il miglior posizionamento di sempre nel settore tecnologico.
La crescita nel ranking riflette i solidi risultati finanziari dell’anno fiscale 2024/25, il secondo miglior anno nella storia dell’azienda, con un fatturato in aumento del 21% su base annua, pari a 69,1 miliardi di dollari, e un utile netto in crescita del 36%, pari a 1,4 miliardi di dollari (su base non-HKFRS).
Le eccellenti performance di Lenovo sono frutto non solo di una strategia di crescita diversificata e ben definita, ma anche di un’operatività globale integrata end-to-end, del modello produttivo ODM+ e di un approccio che combina risorse globali e delivery locale. Il modello ODM+ unisce la flessibilità e la velocità tipiche dei produttori ODM (Original Design Manufacturer) con la qualità, l’affidabilità e la scala globale di un OEM (Original Equipment Manufacturer), permettendo a Lenovo di offrire soluzioni su misura per i clienti hyperscale mantenendo alti standard produttivi e di servizio.
In 20 anni di attività globale, Lenovo ha costruito una rete produttiva con oltre 30 siti di produzione (interni o in outsourcing) in 11 mercati nel mondo. Questa struttura garantisce massima flessibilità e resilienza, permettendo all’azienda di affrontare le incertezze e adattarsi meglio alle condizioni macroeconomiche.
Inoltre, Lenovo continua a investire nell’innovazione, con spese in R&S aumentate del 13% rispetto all’anno precedente. Questo impegno ha portato a importanti traguardi nella strategia AI ibrida dell’azienda, rafforzando la sua focalizzazione e preparazione per il decennio dell’intelligenza artificiale.