▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Allnet Italia, la rivoluzione delle UCC sta cambiando il mondo del lavoro

Il convegno ICTSolutions Day 2017, organizzato da Allnet.Italia, ha messo in evidenza le trasformazioni tecnologiche e relative soluzioni per le aziende, e il ruolo centrale del distributore nel favorire il business ai partner di Canale

Mercato
Innovazione è la parola chiave del Convegno ICT SolutionsDay 2017, organizzato da Allnet.Italia presso il Centro Congressi del Royal Hotel Carlton di Bologna: un evento, sempre più smart, rivolto a System Integrator, ISP, Reseller e Installatori, e giunto quest’anno alla ­­­­terza edizione.
Il programma, ricco di contenuti e organizzato in cinque sessioni è stato sviluppato da Allnet.Italia al fine di approfondire nuovi scenari e strumenti necessari per orientarsi nella trasformazione digitale. La plenaria ha visto protagoniste le Unified Communications & Collaboration (UCC) e le relative tecnologie disponibili per le aziende, che decidono di scommettere su metodi di collaboration per aumentare la loro efficienza e produttività.
Smart Working e VoIP, Wi-Fi & Wireless Infrastructures, Cyber Security e Videosorveglianza sono stati i focus dei workshop pomeridiani in cui sono state condivise importanti novità e best practice.

Nel corso dell'evento è stata presentata una ricerca effettuata su un campione di 80 società di grandi, medie e piccole dimensioni appartenenti ai settori automotive, pharma, GDO, edilizia, finanza, manifacturing, sanità, hospitality, utility e agricoltura.
L’indagine ha rivelato che i sistemi maggiormente utilizzati per lo scambio di informazioni sono, in ordine di priorità, i seguenti: posta elettronica, riunione classica, uso del telefono, chat interna, call online tramite piattaforma aziendale di video-collaboration e, infine, all’ultimo posto si posiziona la call online tramite chat. Un ulteriore dato significativo riguarda la condivisione e lo scambio dei documenti, che avviene tramite e-mail nel 98% dei casi, con piattaforme interne di file sharing per un 43%, mediante soluzioni tipo wetransfer  per un 35%, con cloud storage 15% o social collaboration per un 9%.
Nell'ambito della risposta multipla il 23% del campione intervistato utilizza una piattaforma collaborativa per la gestione documentale. E i documenti, sono accessibili in multicanalità? Nel 58% dei casi sono disponibili esclusivamente da computer aziendale o personale e solo per il 16,25% anche da notebook, tablet e smartphone. Da questo scenario emerge come il margine di crescita e diffusione per le UCC in Italia sia ancora molto ampio: il 34% delle imprese intervistate percepisce, infatti, i workflow aziendali come una barriera da rimuovere e il 29% è disposto a valutare l’utilizzo di una piattaforma collaborativa che elimini l’uso delle email per mezzo della creazione di gruppi di lavoro per la condivisione di qualsiasi tipo di informazione e di file in modalità multicanale.
Le soluzioni di questo tipo, inoltre, riscuotono un discreto successo in Italia: il 30% delle grandi imprese ha realizzato progetti di Smart Working nel 2016, un +17% rispetto al precedente anno.

Nel corso della plenaria Marco Mazzucco, Digital Transformation Advisor, Senior Researcher Osservatorio Digital Innovation Politecnico di Milano ha condiviso il tema di "Come si costruisce una vera collaboration? Così le UCC trasformano il nostro modo di lavorare e fare business", illustrando i costi dell’inefficienza causati dai metodi di comunicazione tradizionale. In molti ambienti di lavoro le informazioni vengono condivise nel corso di riunioni o tramite mail. Un approccio che provoca una notevole perdita di focus e di tempo: è stato, infatti, calcolato che 2,5 ore al giorno vengono impiegate per compiere attività che potrebbero essere automatizzate. La leva su cui consiglia di intervenire è il Digital working, che deve influenzare i modelli organizzativi e i comportamenti delle persone, oltre che i sistemi e gli strumenti utilizzati. La transizione verso metodi di comunicazione e condivisione delle informazioni, inoltre, è un processo che deve essere gestito in modo corretto, attraverso scelte strategiche e ponderate, procedendo per fasi e partendo da esigenze specifiche e legate a obiettivi di business concreti e misurabili.

All'evento, oltre a Broadsoft e Mitel, altri vendor come 3CXAVMEdgewater NetworksKalliope PBXLifesize e Polycom hanno apportato interessanti spunti di riflessione. Il lavoro  oggi si trasforma in un nuovo paradigma, in quanto non più strettamente correlato ad un luogo fisico, ma come attività svincolate da ogni limite spaziale.
Questa definizione costituisce una sfida per le aziende, che sono sempre più interessate alle nuove tecnologie quali ad esempio piattaforme online e cloud, valide alternative alla telefonia tradizionale. È in rapido aumento il numero delle imprese che decidono di investire in una rinnovata produttività: il 53% delle società usano le UC, il 93% utilizza almeno una App di collaboration, mentre l’85% considera il contact center come un differenziante competitivo.

"Ma avremo ancora un ufficio nel futuro? Casi, storie e soluzioni per capire come lo smart working sta per cambiare la nostra vita. Come si costruisce l’ufficio del futuro al servizio di imprese e, soprattutto, degli utenti". In tal senso, le UCC sono un progetto, non un prodotto: questo il motto del workshop, a cui hanno partecipato EstosGigasetJabraPlantronicsRevolabsSnomYealink2NAscomAudiocodesFanvilGandstream NetworksPatton e Spectralink.
In relazione alle tematiche: "A che numero risponde il futuro? Il protocollo IP e la rivoluzione di voce, video e dati ovunque, comunque, in tempo reale. Cosa è possibile fare concretamente oggi? Come e quali soluzioni i vendor sono in grado di portare nelle imprese e con quali vantaggi per il canale?" Barbara Melloni di Jabra ha illustrato come le UCC stiano cambiando il mondo del lavoro in tre ambiti principali: le tecnologie, grazie alla progressiva sostituzione dei PC con i dispositivi mobile, la cultura, ovvero il lavoro, che corrisponde sempre meno a un posto fisico e la grande sfida che deriva dal passaggio da PBX a UC.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ChannelCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Mantieniti aggiornato sul mondo del canale ICT

Iscriviti alla newsletter