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Banche, domani 30 gennaio sportelli chiusi

Domani chiuse le banche per lo sciopero generale dei dipendenti. Sono previste quattro grandi manifestazioni nazionali: tre nelle grandi città quali Milano, Roma e Palermo e una quarta a Ravenna, la città del presidente dell'Abi, Antonio Patuelli.

Mercato
I sindacati dei bancari (Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Dircredito, Ugl Credito, Sinfub, Unisin) hanno proclamato uno sciopero generale della categoria per domani, venerdì 30 gennaio.
Lo sciopero, precisa una nota: "è a sostegno del rinnovo del contratto nazionale e contro la decisione del'Abi di dare disdetta e di disapplicare i contratti dal prossimo primo aprile". L'attuale contratto, applicato a 309.000 bancari, è stato disdettato lo scorso 31 dicembre, anche se l'Abi ha confermato la sua applicazione fino al primo aprile.
Domani sono previste quattro grandi manifestazioni nazionali: tre nelle grandi città quali Milano, Roma e Palermo e una quarta a Ravenna, la città del presidente dell'Abi, Antonio Patuelli.
La richiesta dei lavoratori bancari è quella di recuperare l'inflazione con un aumento triennale del 6,05%. Di contro, l'associazione dei banchieri propone un aumento dell'1,85%, circa 53 euro di aumento sui prossimi tre anni.
Per i lavoratori bancari la posizione dell'Abi è da respingere in blocco. "Non è accettabile la pregiudiziale dell'Abi sul blocco degli scatti e degli automatismi", sottolineano i sindacati. "Se viene accettata la proposta Abi, questa, inciderebbe sulle buste paga dei lavoratori del 2,184%".
Quanto al blocco degli scatti e degli automatismi, spiegano ancora le sigle sindacali: "si arriverebbe al paradosso che l'1,85% di inflazione riconosciuta rappresenterebbe un incasso minore rispetto a quanto si perderebbe per effetto del blocco degli scatti e del TFR".
Dunque, domani prova di forza dei lavoratori bancari per uscire da questo impasse.
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