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Autostrade, da domani sciopero benzinai per due giorni

Questa settimana fare benzina sulle autostrade sarà problematico. Debutta, infatti, alle ore 22.00 di domani, martedì 3 marzo, il primo sciopero di 48 ore proclamato dai gestori delle aree di servizio autostradali che si prolungherà fino alle ore 22.00 di giovedì 5 marzo.

Mercato
Questa settimana fare benzina sulle autostrate italiane sarà problematico. Debutta, infatti, alle ore 22.00 di domani, martedì 3 marzo, il primo sciopero di 48 ore proclamato dai gestori delle aree di servizio autostradali che si prolungherà fino alle ore 22.00 di giovedì 5 marzo.
sciopero-benzinai.jpgL’azione di chiusura - si legge in una nota congiunta delle Organizzazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio - si rende ormai inevitabile per l’assoluta inerzia dei Ministeri dei Trasporti e dello sviluppo economico che hanno deciso di lasciare cadere nel vuoto ogni sollecitazione al confronto. Un atteggiamento che tenta inutilmente di dissimulare la difesa strenua dei privilegi e delle ingentissime rendite di posizione delle potenti società concessionarie che continuano ad incassare ogni tipo di favore: dagli aumenti sistematici dei pedaggi e delle tariffe; ai prolungamenti ultra decennali dei contratti di concessione; passando per gli atti di indirizzo governativi sulla gestione dei servizi offerti in autostrada utili solo ad aumentare royalty e prezzi dei carburanti ed a comprimere ognilivello di servizio da offrire ai consumatori ed agli automobilisti.
Una situazione intollerabile e gravissima che, al contrario, richiede al Governo un intervento teso a tutelare il “bene pubblico” offerto in concessione e l’interessegenerale.
Che, tra tante competenze istituzionali, debba essere una categoria - composta da 460 imprese e 6000 dipendenti che perderanno il posto di lavoro - a dover portare il carico di una tale istanza, la dice lunga sullo stato di degrado di gran parte della classe dirigente di questo Paese e non solo di quella politica.
E tuttavia - conclude la nota sindacale - in assenza di interventi concreti, i gestori torneranno nuovamente ad assumere ulteriori iniziative, anche attraverso nuove tornate di sciopero.
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