Specializzazione verticale, AI ed ecosistema i temi caldi dell'anno in corso per il canale. Le considerazioni di Mario Manfredoni, country manager Italia di Juniper Networks (nella foto)
A pochi giorni da inizio anno, Juniper Networks analizza i principali trend che caratterizzeranno il canale nel 2024. A parlarne è Mario Manfredoni, country manager Italia di Juniper Networks.
Specializzazione sui mercati verticali: essenziale per favorire la crescita
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Specializzare parti dell’azienda o particolari team sui principali mercati verticali, come ad esempio il retail, la sanità e l’istruzione, sarà probabilmente una scelta importante per i partner nel 2024. Juniper sta vedendo molti partner concentrarsi su specifici settori verticali che mostrano una domanda sempre maggiore di aggiornamento della rete, mossa che si sta già rivelando azzeccata.
"Ad esempio, sapendo che il comparto della sanità sta provando a trasformare le proprie reti e i propri servizi per renderli sempre più digitali, i partner dovranno concentrare gli sforzi sulla capacità di fornire soluzioni intelligenti basate su AI in grado di offrire un networking ad alte prestazioni e i servizi di geolocalizzazione che servono oggi al sistema sanitario. Analogamente, nel retail e nell’istruzione si vedono sempre più clienti adottare l’AI e i servizi di geolocalizzazione per migliorare l’esperienza degli utenti e renderla sempre più digitale e interconnessa. Anche molti clienti del settore alberghiero usano Juniper Mist AI per creare un’esperienza unica per i loro ospiti, dai servizi al check-in fino ad arrivare a stanze che dipendono dalla rete come mai prima d’ora", sottolinea Manfredoni.
"I partner che desiderano abbracciare questo modello dovranno rivolgersi a vendor con una solida reputazione in grado di sostenerli nel loro percorso, selezionare il giusto portfolio di soluzioni e lavorare fianco a fianco con supporto, formazione e strumenti adeguati per l’identificazione delle opportunità nei principali mercati verticali", prosegue.
I partner cercheranno di adottare e vendere più soluzioni di AI/LLM
I partner continueranno ad adottare nuove soluzioni per i loro clienti in parallelo all’evoluzione degli LLM (Large Language Models) e dell’AI generativa. Questi strumenti saranno usati dalle imprese per creare reti IT più intelligenti e reattive: ad esempio, anziché dover chiamare l’help desk per risolvere un problema, i singoli utenti potranno semplicemente domandare perché la sessione Zoom si è interrotta alla rete, che diagnosticherà e risolverà automaticamente il problema. Gli LLM saranno usati anche per sviluppare strumenti per la manutenzione IT ancora più proattivi e predittivi, che potranno aiutare a prevenire l'insorgere di problemi.
"Nel 2024 le applicazioni concrete dell’intelligenza artificiale per le imprese aumenteranno. L’AI ha seguito finora una traiettoria piuttosto confusa in termini di funzionalità e dovrà fare ancora molta strada per continuare a dimostrare di essere uno strumento utile. Con l’avvento di ChatGPT, il mondo ha iniziato a capire l’impatto reale che l’AI può avere, soprattutto se integrata con le tecnologie esistenti. Molte aziende e i loro partner di canale vedranno i benefici dell’adozione di assistenti AI-driven basati su LLM per controllare le operazioni di rete nonché aiutare gli utenti a risolvere i problemi della rete", spiega Manfredoni. "Questa sarà una grande opportunità che i partner nel 2024 dovranno saper incorporare nelle proprie strategie commerciali per garantirsi profitti e crescita".
L’ecosistema di canale continuerà a rafforzarsi
Il modello dell’ecosistema di canale è sempre più spesso adottato da molti vendor, partner e rivenditori in quanto offre un’esperienza migliore per i clienti. Il concetto di ecosistema permette di abbandonare la struttura compartimentata delle relazioni tradizionali, rendendo possibile la coesistenza di diversi partner con l’obiettivo comune di risolvere i bisogni dei clienti, condividendo conoscenze e offrendo soluzioni innovative per ottenere il migliore risultato possibile. Se un partner è focalizzato su un’area di nicchia, la collaborazione gli permette di accrescere il proprio mercato ed estendere la sua influenza ad altre aree.
"Per l’utente finale, la presenza di un ecosistema basato sulla collaborazione si traduce in una migliore offerta di prodotto e un migliore servizio, poiché i vendor cercano di trovare il modo più efficace di raggiungere l'obiettivo finale usando le conoscenze condivise. Grazie alla collaborazione, i partner possono offrire soluzioni più complete che vanno oltre il loro specifico mercato target e permettono di avvicinare un maggior numero di clienti", afferma Manfredoni.
I partner supporteranno l’autonomia dei data center dei clienti
Molte organizzazioni si sono rese conto che il cloud pubblico non è sempre così semplice ed economico come pensavano. Ora è il momento dei ripensamenti e capita di sentire sempre più frequentemente di aziende che hanno riportato i workload al proprio interno su data center privati on-premise.
Decisioni dello stesso tenore cominciano a interessare anche i piani di nuove infrastrutture data center basate su AI, ma questa volta le aziende saranno più sagge. "Costruire un nuovo cluster GPU è certamente costoso, ma lo è anche affittare capacità da un hyperscaler. Molte aziende sceglieranno di costruire data center AI on-premise per ottenere maggiore controllo e sicurezza e costi inferiori rispetto alle alternative cloud pubbliche", chiarisce Manfredoni, e conclude: "Anche i partner stanno osservando questa trasformazione nel processo decisionale dei clienti e hanno capito che assisterli in questo passaggio offrirà loro enormi opportunità. Infatti, i partner che sapranno sfruttare questa situazione trarranno i benefici della diversificazione dei propri servizi nell’area dei data center, che si tradurrà in un notevole aumento delle opportunità di vendita".