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Distribuzione IT, Context fotografa il primo trimestre 2025: segnali contrastanti ma il canale resiste

Nel corso del primo appuntamento con Distriboutique, sono stati presentati i dati sull’andamento del mercato IT nei primi tre mesi del 2025. L’analisi, guidata da Isabel Aranda di CONTEXT, mette in luce un contesto macroeconomico ancora fragile, ma anche la tenuta della distribuzione europea e la crescita di settori ad alto valore come cloud, sicurezza e servizi. Tra trend in evoluzione e nuove priorità d’investimento, il canale mostra segnali di resilienza e volontà di adattamento

Distributori

Distribuzione IT, primo appuntamento da record per Distriboutique. Una nuova piazza del valore firmata Channelcity in collaborazione con un analista di classe internazionale come Context .

Nel dettaglio, nel corso del primo appuntamento con Distriboutique, sono stati presentati i dati sull’andamento del mercato IT nei primi tre mesi del 2025. L’analisi, guidata da Isabel Aranda, Contry Director Italy di CONTEXT, mette in luce un contesto macroeconomico ancora fragile, ma anche la tenuta della distribuzione europea e la crescita di settori ad alto valore come cloud, sicurezza e servizi. Tra trend in evoluzione e nuove priorità d’investimento, il canale mostra segnali di resilienza e volontà di adattamento

Come si sta muovendo davvero il mercato IT nel 2025? Quali sono le sfide da fronteggiare, quali le opportunità da cogliere?

E soprattutto, come reagisce il canale in uno scenario che potremmo definire tutt’altro che tranquillo?
Va detto, a onor di verità, che il primo trimestre dell’anno si è chiuso ancora una volta tra segnali contrastanti: da un lato l’incertezza macroeconomica continua a pesare su consumi e investimenti; dall’altro, emergono segnali di ripresa nei settori a maggiore valore, come il cloud, la sicurezza e i servizi.
Sono questi i due punti chiave che emergono dall’analisi di Context, presentata in occasione del ritorno di Distriboutique, appuntamento trimestrale pensato come uno spazio autentico di confronto tra professionisti del canale ICT – distributori, reseller, VAR, VAD e system integrator – liberi da formalismi e ruoli imposti. Un momento di incontro nel quale si condividono esperienze, si leggono i dati di mercato e si analizzano insieme le sfide del settore, con l’obiettivo di comprendere davvero in quali direzioni ci si sta muovendo.



In questo caso, Context offre una lettura dettagliata e per certi versi sorprendente dello stato del canale: distribuzione, VAR, reseller e system integrator si trovano a fare i conti con nuovi equilibri, tra pressioni esterne e traiettorie di crescita che iniziano a definirsi. A guidare l’interpretazione dei dati è Isabel Aranda, country director per l’Italia, che ha messo in evidenza le principali tendenze e priorità emerse nei primi tre mesi dell’anno.

Distribuzione IT. Il contesto macroeconomico resta fragile, ma la distribuzione europea regge l’urto

L’incertezza, come sottolineato da Aranda, è ormai diventata la nuova normalità. L’instabilità geopolitica, l’inflazione e il rallentamento della fiducia dei consumatori stanno condizionando le prospettive economiche globali. In Italia, le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso allo 0,6%, in un clima che invita alla cautela più che all’ottimismo.

Nonostante le difficoltà, la distribuzione IT europea mostra segnali di tenuta. Spagna e Germania registrano performance particolarmente positive, con una crescita rispettivamente del 20% e del 4%, seguite dalla Francia (+2%). Anche l’Italia riesce a chiudere in positivo, con un modesto ma significativo +0,5% sul mercato a volume. Il trimestre si è chiuso con una netta ripresa nel mese di marzo, che ha fatto segnare un +13% dopo un febbraio negativo (-15%).


Distribuzione IT, cresce il mercato a valore e cambia la composizione del portafoglio

Rispetto al 2024, il mercato a valore ha registrato un incremento del 3%, segnale che i partner stanno orientando le strategie verso soluzioni più complesse e ad alto margine. Software e servizi rappresentano oggi un quarto del mercato totale, crescendo dell’11%, mentre i servizi cloud continuano a registrare aumenti a doppia cifra. In particolare, il Platform as a Service (PaaS) si distingue nel panorama italiano, raggiungendo una quota del 19% con una crescita superiore al 100%. Da segnalare anche il triplicarsi dei servizi di installazione, sintomo della progressiva maturazione del modello as-a-service nel canale.
Va detto – e anche questo è un segnale importante – che dopo un rallentamento registrato alla fine del 2024, la sicurezza informatica torna a essere uno degli asset più strategici per il canale: +37% la crescita registrata nel primo trimestre 2025, con tutte le categorie di prodotto in aumento. Anche i servizi gestiti mostrano un’espansione importante, con un +39% che porta il segmento al 5% del mercato, soprattutto grazie a nuove licenze destinate alle microimprese.
E anche qui ci troviamo di fronte a un dato da non sottovalutare: il segmento delle piccole e medie imprese continua a rappresentare il 50% del mercato, ma affronta crescenti difficoltà legate alla riduzione degli operatori, ai ritardi nei pagamenti e alla difficoltà di accesso ai fondi. I corporate reseller, pur essendo numericamente inferiori, si dimostrano più resilienti e meglio attrezzati per cogliere le opportunità del momento.


AI: aspettative elevate, adozione lenta

Come era facilmente prevedibile, l’intelligenza artificiale continua a essere al centro del dibattito. Secondo i dati Channel Watch condivisi da Aranda, il 35% degli operatori ne riconosce la crescente rilevanza, ma solo il 26% ha già avviato progetti concreti. Ancora più limitata è la prontezza del mercato: appena il 4% dei clienti si dichiara realmente pronto ad adottare soluzioni basate su AI. I settori più ricettivi restano media, manifattura, telco e servizi, con particolare attenzione alle applicazioni di machine learning, assistenza virtuale, analisi predittiva e robotica.

Dove si concentreranno gli investimenti nel 2025

Guardando al medio termine, le priorità di investimento per il canale sembrano ormai tracciate: in cima alla lista c’è la cybersecurity (54%), seguita da networking, servizi cloud, AI, IoT, soluzioni per data center, ottimizzazione del digital workplace, Device-as-a-Service (DaaS), refurbishing, digital signage e RPA. Le stime complessive per il mercato italiano prevedono una crescita del 3% per l’intero 2025, con variazioni attese di +2% nei personal systems, +5% nelle infrastrutture, +1% nei dispositivi periferici e +2% per software e servizi.
C’è dunque spazio per crescere per i protagonisti del canale IT, italiano e non. La vera sfida è sapere interpretare i segnali deboli, valorizzare le competenze e rafforzare le collaborazioni, tenendo ben presente che in un contesto di trasformazione continua, saranno i modelli sostenibili e orientati al valore a determinare chi davvero saprà restare competitivo.

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