: "I rischi del lock-in" La sovranità secondo Aruba.it
I manager italiani fanno il punto sulle ultime novità tra cui l’acquisizione di Securiti AI, il lancio di Data Platform v13 e il ridisegno del sistema di formazione di partner e clienti
Veeam sta continuando il suo percorso di estensione dell’offerta dalla specializzazione originaria del backup a una piattaforma completa di data resilience, tanto da definirsi “home of data resilience” con il conforto dei risultati e dei responsi degli analisti. Come ha spiegato Alessio Di Benedetto, da pochi mesi Country Manager per l’Italia (a sinistra nell'immagine di apertura), in una recente conferenza stampa, le aziende clienti sono ormai 550mila, per un total ARR (annual recurring revenue) di oltre 1,75 miliardi di dollari, di cui la parte subscription e SaaS cresce del 30%, e i partner in tutto il mondo sono 34mila, inclusi i service provider.
“Secondo i dati dell’IDC Semiannual Tracker del mercato data protection software, siamo leader con una quota del 14%, che in EMEA sale addirittura al 20%. Per arrivare a questi risultati puntiamo molto sull’innovazione tecnologica: in questo 2025 tra gli annunci più importanti ci sono nuovi workload coperti tramite la nostra soluzione, la nostra prima appliance software, l’acquisizione di Securiti AI, e pochi giorni fa la nuova versione v13 della Veeam Data Platform”.
Veeam Data Platform, continua Di Benedetto, è uno dei due pilastri dell’offerta Veeam, l’altro è Veeam Data Cloud: “La prima è self managed dal cliente, la seconda è un modello a servizio, c’è la licenza ma tutta la parte di infrastruttura è gestita da noi e basata su Microsoft Azure, ma entrambe hanno integrate le parti di AI e sicurezza”.
Dal punto di vista della copertura tecnologica invece le aree sono cinque: “Data backup, data recovery e data portability non sono novità per noi, mentre nell’ultimo anno abbiamo accelerato sugli altri due: data security e data intelligence. Non vogliamo trasformarci in fornitore di sicurezza, ma sfruttiamo le caratteristiche della nostra tecnologia per individuare il malware in fase di backup e restore: con l’AI stiamo rafforzando queste capacità, e anche l’acquisizione di Securiti AI è fondamentale in questo senso, perché ci dà la capacità di individuare i dati da proteggere”.
Scendendo più in dettaglio sulle novità appena presentate con la v13 di Veeam Data Platform, le direttrici di evoluzione sono tre: ridurre il carico delle operation su qualsiasi hardware, rafforzare la postura di sicurezza, e liberare il più possibile dai lockin su singoli fornitori.
Quanto alla “liberazione” dal lockin, tra le altre cose Veeam aumenterà gli hypervisor supportati da 7 a 13, aggiungendo tra l’altro HPE Morpheus VM Essentials e Citrix XenServer, e OpenShift Virtualization, e ha introdotto Veeam Software Appliance.
Infine naturalmente qualche considerazione sull’ecosistema di partner, visto che Veeam ha un modello commerciale 100% indiretto.
“Veeam è cresciuta tanto come ampiezza d’offerta, e questa è una sfida per i nostri partner”, spiega Elena Bonvicino, Manager of Channel Italy di Veeam (a destra nell'immagine di apertura). “Ora proponiamo qualcosa di più del backup su ambienti virtualizzati: cyber resilience, data portability, secure storage e hybrid cloud. Per questo le competenze sono ormai decisive: le nostre soluzioni ora sono da proporre come servizi, con skill nuovi legati a un approccio più consulenziale e a servizi aggiuntivi complementari”.
Per supportare i partner in questi cambiamenti Veeam ha completamente ridisegnato l’approccio alla formazione per inserire anche i clienti finali, sottolinea Bonvicino. “Veeam University offre tre livelli di training. University Free è online e gratuito: copre argomenti introduttivi per l'onboarding di base. University Pro, pure online, offre corsi completi sia per clienti sia per partner, e porta a certificazioni professionali come VMCE. Infine University Partner fornisce formazione specializzata nei centri certificati per i partner autorizzati, su come promuovere e vendere le soluzioni Veeam. Sono corsi sono basati su un approccio “hands-on”, con soluzioni gratuite a disposizione di partner e clienti finali, per toccare con mano come la soluzione lavorerà nell’ambiente del cliente”.
In questo articolo abbiamo parlato di: Artificial Intelligence, Cloud Computing, Cyber Resilience, Data Backup, Data Recovery, Data Resilience, Data Security,