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Check Point e V-Valley: il nuovo programma MSP semplifica la sicurezza e accelera il business

Il nuovo programma MSP di Check Point, promosso insieme a V-Valley, offre soluzioni di sicurezza scalabili, gestione centralizzata e costi flessibili per supportare gli MSP nella crescita dei servizi gestiti in un mercato sempre più competitivo.

Programmi di canale

L’ascesa dei Managed Security Service Provider (MSSP) riflette una trasformazione strutturale nel modo in cui le aziende proteggono dati e continuità operativa. Il contesto, ben noto, è quello delle minacce in costante e rapida evoluzione, che costringono a investimenti crescenti in soluzioni e competenze. Pochi dispongono di budget interni per tenere il passo; sempre più realtà scelgono di affidarsi a partner specializzati che siano capaci di garantire l’implementazione di una strategia di difesa competitiva che vada ben oltre la questione tecnica. In questo articolo raccogliamo le opinioni di Check Point Software Technologies e di V-Valley, che fotografano la collaborazione virtuosa fra vendor, distributori e service provider facendo comprendere questa sinergia sia un fattore abilitante per la sicurezza e la crescita delle imprese.​

Perché gli MSSP

Pierluigi Nardelli, Commercial Sales Manager di Check Point Software Technologies, spiega che il mercato degli MSP è in forte espansione. Secondo MSSP Alert, il segmento dei servizi di sicurezza gestita raggiungerà i 35 miliardi di dollari entro il 2028. Questa crescita è alimentata dall’accelerazione della digitalizzazione nelle imprese e dall’aumento proporzionale dei rischi legati a compromissioni informatiche sempre più sofisticate, che richiedono modelli di governance complessi e specializzati. In Italia la pressione è ancora più evidente: negli ultimi sei mesi le imprese hanno subito in media 1.463 attacchi a settimana, contro i 1.317 attacchi registrati mediamente a livello globale. Inoltre, il 63% dei file malevoli identificati nel Paese nell’ultimo mese è stato veicolato tramite e-mail. Gli attacchi informatici continuano a crescere in modo esponenziale: aumentano di circa il 50% anno su anno e, negli ambienti cloud, l’incremento raggiunge addirittura il 150%. Se alcuni anni fa erano necessari circa 10 giorni per sviluppare un ransomware, oggi - grazie all’IA e agli strumenti facilmente reperibili nel deep e dark web - bastano 15 minuti.

Le conseguenze economiche sono altrettanto drammatiche: nel 2025 la spesa globale legata alle compromissioni sfiorerà gli 11 trilioni di dollari, mentre il costo medio per azienda è pari a 5 milioni di dollari per ogni incidente. Ma il dato più allarmante è il tempo di reazione richiesto: solo 20 minuti separano la compromissione iniziale dalla prima esfiltrazione di dati. In questo scenario, l’esternalizzazione delle infrastrutture IT può rappresentare una scelta strategica che spesso è indispensabile: consente alle aziende di accedere a competenze specialistiche, tecnologie avanzate e livelli di sicurezza costantemente aggiornati, mantenendo al contempo costi prevedibili e sostenibili.

Pierluigi Nardelli, Commercial Sales Manager di Check Point Software Technologies

Questa situazione porta alla necessità di ripensare radicalmente la strategia di cybersecurity, adottando un modello più efficace di prevenzione delle minacce, che è quello degli MSSP. Nardelli sottolinea che il cambio di passo è dovuto al fatto che operare esclusivamente in modalità detection significa esporsi a compromissioni spesso silenti e persistenti, mirate a colpire la proprietà intellettuale e a radicarsi nei sistemi prima ancora di essere individuate. Il vero cambiamento richiede un modello basato sulla prevention, capace di anticipare le minacce prima che si trasformino in incidenti. Per ottenere questo risultato servono non solo tecnologie di sicurezza intrinsecamente sicure - che evitino vulnerabilità ed esposizioni comuni (CVE) e la conseguente complessità operativa legata alla risoluzione di tali vulnerabilità - ma anche soluzioni integrate in piattaforme consolidate, in grado di proteggere l’intero ecosistema aziendale: dalla network security alla cloud security, fino al workspace dell’utente, adottando approcci zero trust orientati alla prevenzione. 

Secondo Nardelli, però, fare prevention non significa unicamente applicare enforcement di sicurezza all’interno del perimetro aziendale. Significa anche dotarsi della capacità di osservare e prevenire ciò che avviene al di fuori del proprio spazio digitale. In questo senso è essenziale monitorare in tempo reale il deep e dark web e i canali meno visibili della rete per identificare tempestivamente rischi come esposizione di dati, campagne di phishing, utilizzi impropri del brand o attività di impersonificazione sui social media. Un ulteriore elemento critico è il monitoraggio della supply chain: oggi molte minacce non colpiscono direttamente l’azienda, ma sfruttano fornitori o partner meno protetti, con effetti potenzialmente devastanti. Per questo, oltre al monitoraggio, è fondamentale poter attivare contromisure concrete, come il takedown di siti fraudolenti o la segnalazione di vulnerabilità in sistemi esposti online. L’obiettivo è chiaro: proteggere brand, dati e persone, prevenendo gli attacchi prima che diventino dannosi. Nardelli conclude che “con la nostra soluzione ERM, integrata all’interno della Infinity Platform, supportiamo le organizzazioni nel diventare realmente resilienti, riducendo l’impatto di minacce sempre più sofisticate che non colpiscono solo i sistemi, ma anche la reputazione delle aziende”.

Oltre al vendor, anche V-Valley sta osservando una forte accelerazione verso i modelli MSP, soprattutto nel mondo della cybersecurity, guidata da diversi trend. Il primo riguarda la razionalizzazione dei costi: le aziende oggi chiedono modelli di gestione più prevedibili e sostenibili, e il paradigma MSP consente di trasformare le spese impreviste in canoni ricorrenti, riducendo i rischi finanziari e semplificando la pianificazione del budget. Un altro trend fondamentale è l’accesso a competenze specialistiche: in un contesto in cui cloud, cybersecurity, automazione e intelligenza artificiale evolvono rapidamente, è difficile per le aziende mantenere internamente tutte le competenze necessarie. Gli MSP offrono know-how aggiornato e certificato, spesso difficilmente reperibile sul mercato del lavoro.

C’è poi il tema del focus sul core business: delegare la gestione operativa dell’IT libera tempo e risorse interne, che possono così concentrarsi su innovazione e sviluppo, invece che su attività a basso valore aggiunto. Non va trascurata la dimensione della sicurezza e della compliance: le normative, dal GDPR alla direttiva NIS2, sono sempre più stringenti e la sicurezza è ormai una priorità assoluta. Non a caso, secondo Gartner, i servizi di sicurezza gestita crescono a ritmi superiori al 15% annuo, con segmenti come il managed detection and response che arrivano a sfiorare il +26%.

Infine, la scalabilità è sempre più apprezzata: il modello MSP permette di adattare rapidamente infrastrutture e servizi alle esigenze di business, sostenendo percorsi di crescita o razionalizzazione. In sintesi, il modello MSP non solo porta efficienza, ma diventa un vero abilitatore di innovazione, resilienza e competitività per le aziende.

Un programma su misura

Supportare gli MSSP non significa limitarsi a sviluppare soluzioni multitenant. Occorrono iniziative, programmi e fondi specifici creati appositamente, così come percorsi di formazione e strumenti che favoriscano l’integrazione con piattaforme di e-commerce di terze parti.

In particolare, nel caso di Check Point ogni strategia parte dal principio fondamentale di offrire la migliore sicurezza possibile, così che le aziende possano concentrarsi sul proprio business contando su una tecnologia affidabile, consolidata sul mercato da oltre 30 anni. Nardelli spiega che il partner tipo di Check Point è un’azienda con competenze elevate, capace di garantire al cliente la migliore esperienza tecnologica sia in fase progettuale sia in fase di gestione. Per un MSP, la governance - soprattutto quella economica legata all’erogazione del servizio - è un elemento critico: spesso i costi operativi superano infatti quelli di approvvigionamento.

“Proprio per questo Check Point ha sempre investito nel consolidamento tecnologico, offrendo una piattaforma nativamente integrata che risponde in modo armonico anche ai requisiti di sicurezza più complessi. La Piattaforma Infinity, l’architettura unificata che protegge Network, Cloud e Workspace, è gestita tramite un unico sistema di management: ciò garantisce la gestione unificata della security e la visibilità completa e immediata sugli incidenti reali. Tutte le soluzioni Check Point, inclusa la piattaforma Infinity, sono accessibili tramite un programma verticale dedicato agli MSP - senza vincoli di acquisto - che offre diversi modelli di business, dal PAYG (Pay As You Go) al Leasing con fatturazione mensile. Un modello particolarmente apprezzato dagli MSP perché garantisce predittività dei costi e, allo stesso tempo, l’elasticità necessaria per adattarsi ai volumi del business. A supporto della gestione operativa, mettiamo inoltre a disposizione integrazioni con i più comuni e-commerce di terze parti, consentendo agli MSP di importare facilmente listini dedicati e personalizzati, semplificando la vendita, la gestione dei prezzi e la scalabilità del proprio modello commerciale. Accanto all’aspetto tecnologico, offriamo corsi di formazione avanzati, programmi di incentivazione e margini competitivi per supportare gli MSP che promuovono attivamente le nostre soluzioni. Collaboriamo inoltre nella definizione di strategie di marketing personalizzate e forniamo materiali e risorse per aumentarne la presenza e l’efficacia sul mercato. Continueremo a investire in queste iniziative e a esplorare nuove modalità per supportare e rafforzare ulteriormente gli MSP nel nostro ecosistema, consapevoli del ruolo strategico che ricoprono nel portare la sicurezza di Check Point al mercato”.

Il nodo della fatturazione viene spesso affrontato dai vendor con il supporto dei distributori. V-Valley, per esempio, offre strumenti concreti che semplificano la gestione operativa e favoriscono la crescita. Il Cloud Marketplace proprietario ne è un esempio chiave: si tratta di una piattaforma integrata che permette agli MSP di acquistare, gestire, monitorare e personalizzare soluzioni e servizi cloud da un’unica interfaccia. Questo consente una gestione centralizzata delle offerte e della reportistica, rendendo molto più semplice il controllo dei canoni ricorrenti e la pianificazione finanziaria.

Inoltre, il Marketplace facilita la scalabilità: gli MSP possono adattare rapidamente le infrastrutture e i servizi alle esigenze dei clienti, sia in fase di crescita che di razionalizzazione, senza le rigidità tipiche della gestione interna. A questo si aggiunge un supporto tecnico e commerciale completo, che va dall’assistenza pre e post vendita all’help desk attivo 24/7, fino a percorsi strutturati di formazione e certificazione. In questo modo, aiutiamo i partner a sviluppare nuove competenze, a differenziarsi sul mercato e a garantire la qualità dei servizi offerti. Il nostro obiettivo è essere un vero partner strategico, capace di abilitare l’innovazione e la competitività dei nostri MSP.

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