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Hornetsecurity, cloud security con la posta elettronica al centro

In Italia lo specialista tedesco di cloud e-mail security cerca partner interessati a sfruttare le tantissime opportunità di business legate alla messa in sicurezza della posta elettronica, ancora oggi sfruttata come principale vettore d’attacco. Numerosi i servizi disponibili, tra cui una suite per la protezione degli account Microsoft 365

Vendor
Nata in Germania nel 2007, Antispameurope ha cambiato nome nel 2015, iniziando a operare sul mercato come Hornetsecurity all’inizio dello stesso anno. Doppio l’obiettivo che intendeva perseguire: da una parte, spingere la propria crescita oltre i confini europei e, dall’altra, estendere la propria focalizzazione oltre l’antispam. Due obiettivi pienamente centrati, non solo grazie all’importante presidio tecnologico raggiunto nella cloud security, ma anche a una presenza internazionale ormai ampiamente consolidata attraverso 11 sedi, oltre 40.000 clienti e più di 750 partner commerciali tra Stati Uniti, Asia e buona parte d'Europa.
Alla sua crescita degli ultimi anni hanno contribuito alcune importanti acquisizioni, come quella messa a segno nel 2018 con l’incorporazione della divisione filtro antispam della società di sicurezza It Avira e quella chiusa nel 2019 con l’acquisizione della società spagnola di sicurezza e-mail Spamina, che in Europa ha incoronato Hornetsecurity come principale fornitore tedesco di sicurezza cloud per la posta elettronica. Risale, invece, all’inizio del 2020 l'acquisizione del suo partner di distribuzione EveryCloud, un’operazione che ha permesso al vendor di rafforzarsi soprattutto nei mercati anglofoni.

A colloquio con Stefano Bisceglia, Country Sales Manager di Hornetsecurity Italia, abbiamo approfondito le opportunità di business offerte agli operatori di mercato da un portfolio sempre più ricco di servizi di sicurezza in cloud: servizi che sono diventati estremamente critici per le aziende, forzate dall’emergenza sanitaria in corso ad abilitare il lavoro da remoto dei propri dipendenti attraverso nuovi strumenti collaborativi in cloud.


In quali ambiti specifici della cloud security siete focalizzati e qual è il target d’utenza a cui vi rivolgete?

Stefano Bisceglia: Il portafoglio di Hornetsecurity fornisce ad aziende di tutte le dimensioni soluzioni cloud per la messa in sicurezza della posta elettronica, tra cui servizi antispam, di malware protection multi-livello, di crittografia completamente automatizzata, di archiviazione legale e di continuità, in modo da mantenere attiva la comunicazione e-mail, e quindi la produttività aziendale, anche in caso di guasto o interruzione dei server. In particolare, attraverso il servizio di Advanced Threat Protection tutti gli attacchi mirati, i ransomware, i tentativi di CEO Fraud e di spionaggio digitale possono essere immediatamente bloccati, mentre con lo Spy-Out Forensic System le informazioni sensibili vengono rigorosamente confinate all'interno delle aziende. Con 365 Total Protection, Hornetsecurity mette, poi, a disposizione una suite di sicurezza e conformità unica nel settore, progettata specificamente per Microsoft 365. Affianca questa suite 365 Total Encryption, un servizio incaricato di crittografare tutto il contenuto delle e-mail memorizzate nel cloud di Microsoft 365 e proteggere da furti di dati, visualizzazione non autorizzata e spionaggio. Di recente abbiamo anche rilasciato Hornet.email, una piattaforma cloud di e-mail collaboration compatibile con tutti i servizi di posta elettronica esistenti, cui è in grado di assicurare non solo un’efficace protezione contro gli attacchi informatici, ma anche la sincronizzazione automatica dei dati, la gestione centrale delle impostazioni di sicurezza all'interno di un intuitivo pannello di controllo e la conformità legale.
hornetsecurity portfolioQuali sono i punti qualificanti dell'offerta Hornetsecurity rispetto alla competition?

Stefano Bisceglia: Le nostre soluzioni si adattano perfettamente a tutti i segmenti di mercato e a testimoniarlo è la distribuzione dei nostri ricavi, equamente distribuiti tra Smb, Mid-Size ed Enterprise. I data center di Hornetsecurity sono, poi, ad altissima affidabilità, tutti collegati in ridondanza e collocati in più parti del mondo: dalla Germania al Regno Unito, dalla Spagna all’America Latina, dall’Australia al Sud Africa. L’amministrazione dei servizi da parte degli Managed Service Provider è estremamente semplice grazie a una consolle intuitiva e multitenant, capace di garantire un alto livello di trasparenza e visibilità. I servizi ATP offrono, infine, una funzione di de-crittografia dei documenti dannosi unica sul mercato, mentre l’Intelligent AI-Based Protection assicura ai clienti un livello di sicurezza in grado di migliorare di ora in ora.
stefano bisceglia hornetsecurityStefano Bisceglia, Country Sales Manager di Hornetsecurity ItaliaQual è stato l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla domanda delle vostre soluzioni?

Stefano Bisceglia: Il ricorso a un home office generalizzato ha aumentato significativamente il rischio di attacchi informatici, per questo le aziende sprovviste delle corrette misure di sicurezza sono dovute correre immediatamente ai ripari. Parallelamente, l’emergenza sanitaria ha causato un ricorso al cloud molto più massiccio. Si calcola che, per quanto riguarda le sole soluzioni Microsoft, negli ultimi mesi gli utenti Teams quotidianamente attivi a livello mondiale abbiano raggiunto quota 75 milioni, una numerica che accende un enorme faro sulle problematiche di security e rende indispensabile aggiungere un layer di protezione al cloud di 365. Risponde a questa esigenza, 365 Total Protection Suite di Hornetsecurity, realizzata per mettere in piena sicurezza la posta elettronica degli account 365, garantendone anche la compliance al GDPR. Vale la pena ricordare, infatti, che ancora oggi la posta elettronica  rappresenta il vettore in assoluto più utilizzato dagli hacker per sferrare i propri attacchi.



Come presidiate il mercato italiano? Come si compone il vostro ecosistema di partner?

Stefano Bisceglia: Hornetsecurity è un’azienda 100% indiretta e anche in Italia opera da sempre in questa modalità, collaborando con un ecosistema di partner che ad oggi conta circa una trentina di operatori. Attualmente siamo in fase di forte reclutamento con l’obiettivo di aggiungere professionisti della security interessati a svilppare la propria componente servizi con un’offerta che, da una parte, garantisce loro ottime marginalità e dall’altra assicura ai clienti un altissimo livello soddisfazione. Lo testimoniano i numeri che già realizziamo in Germania, dove deteniamo più del 40% di marketshare per quanto riguarda i servizi di cloud e-mail security. Esattamente gli stessi servizi che eroghiamo in Italia. Le opportunità sono, dunque, enormi per chi decide di proporre le nostre soluzioni con un approccio di advisoring ai propri clienti, in particolare per chi già lavora all’interno del mondo Microsoft e ha una focalizzazione specifica sulla sicurezza. Ci affianca nelle attività di reclutamento CIPS Informatica, distributore di Città di Castello cui pensiamo di affiancare a breve una seconda realtà che abbia un forte presidio in ambito 365. Nei prossimi mesi lanceremo anche il nostro nuovo programma di canale, caratterizzato da un’attenta focalizzazione sugli aspetti formativi. Saranno, dunque, organizzate numerose sessioni online attraverso cui sarà anche possibile accedere alle varie certificazioni.



Su quali aspetti si sta concentrando attualmente la vostra Ricerca e Sviluppo?

Stefano Bisceglia: Da tempo il nostro reparto R&S si sta concentrando sull’utilizzo di tecnologie di Intelligenza artificiale e Machine learning per rendere sempre più efficaci le tecniche di rilevamento degli attacchi informatici. Un primo frutto di questi studi è la funzionalità di Malicious Document Decryption introdotta nel servizio di Advanced Threat Protection, capace di prevenire efficacemente la crescente minaccia di malware nascosto. Grazie a questa funzionalità, gli allegati crittografati vengono decifrati e analizzati nella sandbox, utilizzando metodi di analisi statici e dinamici. Questo rende possibile rilevare velocemente il malware e bloccare le e-mail prima che raggiungano il destinatario. Inutile dire, che l'utilizzo dell'Intelligenza artificiale sarà sempre più sfruttato anche dagli attaccanti: sono già diffusi Deepfakes per ingannare il riconoscimento vocale e nuove tecniche in grado di migliorare il targeting degli attacchi. Particolarmente pericoloso sarà il malware in grado di utilizzare l’IA per riconoscere il sistema host, ma fortunatamente la stessa arma dell’Intelligenza artificiale sarà utilizzata dai provider di sicurezza per alzare il livello di protezione dei sistemi.
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