Oggi rivolgersi a un Managed Service Provider significa fare una scelta di prospettiva. Sempre più imprese guardano a questo modello come a uno strumento per coniugare efficienza, sicurezza e capacità di innovazione. V-Valley Interviene sul tema oggetto dello speciale di questo mese con Silvia Restelli, Head of Marketing & Solutions Sales V-Valley: “Il primo riguarda la razionalizzazione dei costi: le imprese chiedono modelli di gestione più prevedibili e sostenibili. Il paradigma MSP consente di trasformare spese impreviste in canoni ricorrenti, riducendo i rischi finanziari e semplificando la pianificazione del budget. Un altro fattore decisivo è l’accesso a competenze specialistiche. In un contesto in cui cloud, cybersecurity, automazione e intelligenza artificiale evolvono con grande rapidità, è difficile per le aziende mantenere internamente tutte le competenze necessarie. Gli MSP offrono know-how aggiornato e certificato, spesso difficilmente reperibile sul mercato del lavoro. C’è poi il tema del focus sul core business: delegare la gestione operativa dell’IT libera tempo e risorse interne, che possono concentrarsi su innovazione e sviluppo, anziché su attività a basso valore aggiunto. Non va trascurata la dimensione della sicurezza e della compliance. Le normative – dal GDPR alla direttiva NIS2 – sono sempre più stringenti, e la sicurezza è ormai priorità assoluta. Non a caso, secondo Gartner, i servizi di sicurezza gestita crescono a ritmi superiori al 15% annuo, con segmenti come il managed detection and response che arrivano a sfiorare il +26%”.

continua: “Un elemento sempre più apprezzato è la scalabilità: il modello MSP permette di adattare rapidamente infrastrutture e servizi alle esigenze di business, sostenendo percorsi di crescita o razionalizzazione senza le rigidità tipiche della gestione interna.In sintesi, siamo di fronte a un modello che non solo porta efficienza, ma diventa un vero abilitatore di innovazione, resilienza e competitività.»