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Il 2025? Una difficile partita a scacchi

Di fronte alla complessa situazione geopolitica ed economica, anche i grandi player della distribuzione IT iniziano a porsi delle domande su quale potrebbero essere gli scenari dei prossimi mesi. Nel frattempo qualche vendor sta facendo le prime mosse sulla scacchiera.

Opinione

Come sarà il 2025? Difficile prevederlo con tutto quello che sta succedendo a livello geopolitico ed economico. Soprattutto non è ancora chiaro quale sarà l’impatto effettivo per i Paesi colpiti dai dazi voluti dalla nuova amministrazione Trump e quale sarà la risposta in sede europea. Per ora si naviga a vista, si fanno alcune ipotesi sull’impatto negativo in Europa e in Italia, dove si stima che tutto questo potrebbe generare una frenata sostanziale del Prodotto Interno Lordo, e profonda incertezza nella spesa tecnologica, e non solo, da parte delle imprese.

Una brutta tegola che si intuisce già dalle prossime affermazioni. Per fare un esempio, il presidente di IDC, Crawford Del Prete, in una presentazione al recente vertice GTDC ha affermato che l’impatto di fattori economici come le nuove tariffe e i controlli sulle esportazioni è secondo solo all’impatto dell’intelligenza artificiale per quanto riguarda la prevedibilità dei budget tecnologici. E tutto questo ha maggiore evidenza in Europa.

Il quadro attuale e quello che potrà accadere è anche ben sintetizzato dal numero uno di Ingram Micro, Paul Bay, il quale ha affermato che...: “Le nuove tariffe saranno trasferite dagli OEM o dai vendor alla distribuzione, quindi dalla distribuzione ai fornitori di soluzioni e, infine, agli utenti finali”.

Però le domande da farsi sono altre: Quanta tolleranza ed elasticità verrà messa in campo dal punto di vista finanziario per assorbire l’aumento dei prezzi? E tutto quello che sta succedendo ritarderà gli acquisti nelle prossime settimane, nei prossimi mesi?.

Anche per TD Synnex, distributore da 58 miliardi di dollari, quello che sta succedendo è simile a una difficile partita a scacchi. Patrick Zammit, CEO di TD Synnex, ha infatti recentemente affermato che le nuove tariffe avranno sicuramente un impatto sui prezzi medi. E per far fronte a questa incertezza il distributore ha perseguito una strada conservativa ma efficace nel breve periodo: “Abbiamo accumulato l’inventario in modo da poter mantenere i prezzi per un periodo di tempo, poi sarà quello che sarà”.

Nel frattempo HP prevede 2.000 licenziamenti, per bilanciare i propri costi in mezzo alle incognite tariffarie - come sintetizzato dal top management - mentre Acer, come riporta il Taiwan Economic Daily, si prepara ad alzare i prezzi dei propri prodotti del 10%. Sempre dallo stesso media taiwanese viene evidenziato che la data ufficiale del nuovo listino è fissata per il 18 marzo anche se per vedere effettivamente un aumento del prezzo sull’acquirente finale passerà qualche settimana.

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