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Computer Gross lancia l’Innovation Value Ecosystem Program, «è tempo di contaminazione, di innovazione, di nuove forme di vita sul canale»

Computer Gross lancia un vero e proprio programma rivolto alla creazione di un Ecosistema di Realtà Innovative, specializzate nei più strategici trending topics tecnologici a beneficio della rete e dell’ecosistema dei business partner. Un nuovo, ambizioso investimento finalizzato a dare ancora più forza al canale dei Partner e Vendor, i reali protagonisti al centro di questo motore innovativo per lavorare in un’ottica di ecosistema esteso

Distributori
Computer Gross lancia l’Innovation Value Ecosystem Program, un vero e proprio programma rivolto alla creazione di un Ecosistema di Realtà Innovative, specializzate nei più strategici trending topics tecnologicia beneficio della rete e dell’ecosistema dei business partner. Start Up, sviluppatori, agenzie web, società nate nel cloud che pensano, sviluppano servizi, software innovativi e “contaminano” system integrator, vendor, service provider dando vita a “ibridi” senza precedenti, casi d’uso unici, innovativi, straordinarie interpretazioni del mercato e delle esigenze di manager, aziende, clienti finali.


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Un programma senza precedenti che mette al centro un portale ricco di casi d’uso replicabili, eventi di matching strategico,  un Innovation Garage…Qualcuno la chiama Open Innovation, altri lo chiamano Xaas (canale everything as a service)… ma il cuore, la sostanza è una parola spesso abusata o, peggio, usata fuori contesto: “ecosistema”. Un ecosistema, un “melting pot” vivo, difficile da cogliere in tutte le sue sfumature come difficile da cogliere e intendere in tutte le sue possibili sfumature è il cloud. Un ecosistema in cui mondi e forze apparentemente opposte entrano in contatto generando la risposta all’unica vera necessità delle imprese contemporanee: servizi innovativi, pratici, utili, immediati, continui, di valore…

«Diamo forma ad una nostra vocazione storica» lo “strappo” di Computer Gross

Avanti insomma, sempre avanti, con coraggio e decisione. Avanti per trainare, guidare, imporre nuove e necessarie accelerazioni ad un intero mercato, ad un intero settore. Computer Gross strappa (come nella più classica tradizione podistica), strappa ancora una volta e corre verso un nuovo e fondamentale traguardo.

paolo castellacci

Un traguardo ambizioso e vitale che ha a che fare con la natura stessa del canale ICT, del DNA di un intero mercato e, soprattutto, con l’essenza stessa del ruolo del distributore informatica. «In realtà non è una rivoluzione – prova a minimizzare sorridendo Paolo Castellacci, regista e motore delle accelerazioni che da sempre muovono Computer Gross-. Non lo è perché da come ci stiamo esponendo, da come stiamo mettendo nero su bianco questo progetto si vede immediatamente che si tratta una cosa che abbiamo sempre un po’ fatto in maniera volontaria. Ora c’è la volontà di razionalizzare e industrializzare il sistema e farlo capire meglio. Abbiamo messo in ordine le idee su un argomento che mi pare determinante per noi e per tutta la filiera… del resto siamo fatti di tanti ecosistemi che però poi hanno bisogno di soluzioni e soprattutto di mettersi in contatto e generare valore unico».


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Chirurgico e tremendamente concreto come da tradizione, Paolo Castellacci offre così un quadro nitido e semplice di un passaggio in realtà epocale per la sua azienda, e non solo… Una traiettoria partita da tempo per il colosso di Empoli, con scelte ancora una volta coraggiose e pionieristiche proprio sul cloud, sullo sviluppo di nuove competenze, nuovi valori. Una traiettoria culminata lo scorso anno con l’emblema della “cloud automation” ovvero Solution UP, un vero e proprio cloud marketplace in cui i system integrator e il canale tutto oggi può entrare e accedere alle offerte cloud di tutti i più importanti brand del mercato internazionale gestendone fatture, sviluppi, uso da parte dei propri clienti… Una rivoluzione copernicana rispetto alla natura logistica che ha di fatto generato la specie dei distributori informatica sul mercato.

I tre pillar dell’Ecosystem Value Innovation Program


gianluca guasti

Ma cos’è concretamente l’Innovation Value Ecosystem Program e cosa offre?
«In un mercato in continua evoluzione diventa fondamentale per le imprese italiane rintracciare nei propri System Integrator, VAR, ISV e reseller competenze sempre più specializzate e trasversali sui temi dell’innovazione tecnologica (come Cloud, IoT, AI, Data Analytics, Security, …) e adottare una strategia di open innovationper riuscire a portare un grande valore su tematiche specifiche e specialistiche – racconta Gianluca Guasti, Value Business & Marketing Director di Computer Gross Italia, altro uomo chiave negli ingranaggi e nelle strategie del colosso di Empoli -. Il ruolo dei System Integrator è chiamato ad adattarsi al linguaggio delle line of business e anche per questo motivo è importante riuscire a usufruire di un ecosistema che abbia al suo interno attori capaci di fornire il massimo supporto su queste tematiche delicate».Una sfida “nuova” che Computer Gross ha fortemente voluto affidare alle mani e alle capacità di un manager altrettanto “nuovo” e con il cuore, il DNA fatto della stessa pasta di cui è fatto il digitale. «Siamo davanti ad una fase di trasformazione profonda – spiega Guasti – era necessaria contaminazione sul mercato ma anche al nostro interno, servono nuove idee, nuove mentalità, nuovi modi di interpretare il nostro ruolo. Non si può chiedere cambiamenti così profondi ai propri partner se non si cambia in prima persona». Comincia così, a inizio 2019, l’avventura di Francesco Falaschi, Innovation Ecosystem e R&D Manager e responsabile del programma di ecosistema. «Fin da subito – spiega il manager emozionato – abbiamo impostato il lavoro sutre macro pillar fondamentali che oggi sono i pilastri di un progetto che, fin da subito, ha evidenziato riscontri e numeri sorprendenti»


home ecosystem

Dalle parole ai fatti ecco i tre pillar della nuova “scommessa” di Computer Gross

Il portale di Ecosystem Value Innovation (https://ecosystem.computergross.it/)
Un luogo digitale di incontro e contaminazione nel quale le aziende innovative possono proporre soluzioni, prodotti e competenze, il tutto con la logica del caso d’uso(catalogabile per topic tecnologico o per settore di industry) ovvero con la logica di fornire una soluzione concreta ad un problema reale relativo ad uno specifico processo aziendale.

Gli eventi di Matching
Strutturati per avvicinare sempre più fisicamente le realtà innovative a quelle più tradizionalidando loro l’opportunità di parlare delle loro eccellenze di innovazione e delle loro soluzioni con degli appositi elevator pitch. Qualora si inneschi l’interesse nella platea, si potranno prenotare sessioni one to one in modo da far conoscere le realtà e portare sul tavolo opportunità concrete per permettere di approcciare in maniera congiunta un cliente finale(ovviamente uscendo sul mercato con il brand dell’azienda che ha il rapporto commerciale del cliente).

L’Innovation Garage
Computer Gross, forte delle sue caratteristiche orientate alla prossimità territoriale, ha evoluto i propri B2B Store creando dei luoghi in cui la parola d’ordine è la sperimentazione pratica di tecnologie.

Luoghi in cui, attraverso tecniche di design thinkinge brainstorming creativo, il partner, il suo cliente ed il vendor (eventualmente altri partner creativi), possono sperimentare hands on alcune tecnologie innovativee far provare al cliente le potenzialità delle soluzioni ad una sua problematica reale e da lì, con l’ottica del MVP (minimum viable product) provare a costruire un percorso a step.«La trasformazione digitale non è immediata – spiega Falaschi -, le persone tendono a rimanere dove sono per un problema di stampo culturale e per questo è necessario intraprendere un percorso, definire una direzione orientata sui propri obiettivi e da lì, maturare una consapevolezza tecnologica maggiore, arrivando a gestire sempre meglio le soluzioni innovative. Fino a qualche tempo fa una simile idea sarebbe stata impossibile proprio perché system integrator, reseller tendevano a costruire perimetri invalicabili intorno al loro modo di stare sul mercato.

Oggi il digitale impone specializzazioni e competenze che è impossibile coprire a 360° e, soprattutto, ci sono realtà “nuove”, nate tra le nuvole, nate tra le righe di codice di un software open source a cui imprese e manager sempre più spesso si affidano per la loro competenza, abilità, velocità. Sono realtà che hanno specializzazione ma spesso non hanno forza e struttura per “scalare” e “ingegnerizzare” il proprio modello.
Qui entra in gioco l’ecosistema, qui entra in gioco Computer Gross, qui entrano in gioco i System Integrator e i partner “tradizionali”. Un’opportunità unica, vera, che il canale ha capito di dover cogliere, immediatamente, prima che siano altre forme di “vita” e di business a coglierla». 

Computer Gross Innovation Value Ecosystem Program, I numeri, i risultati, subito, sorprendenti

Paolo Castellacci, Gianluca Guasti, Francesco Falaschi… manager diversi, con storie, dinamiche, competenze diverse, manager uniti però, in queste ore oltre che dall’inconfondibile senso di appartenenza a Computer Gross anche da una energia “frizzante”, quasi tangibile, che è facile percepire in ogni singola parola “spesa” durante questa lunga intervista.

«È vero – spiega ancora Falaschi – c’è grande fermento ed entusiasmo ma non potrebbe essere diversamente. In pochi mesi abbiamo “reclutato” oltre 19 realtà innovative sul nostro portale. Si tratta per lo più di sviluppatori open source attirati dalla possibilità di crescere nella tecnologia. Realtà che si organizzano spesso in start up con un focus su Artificial Inteligence, IOT, Blockchain, Security e che però hanno necessità di mentor, hub di valore capaci di guidarli e di metterli in contatto con altre realtà del mercato in grado di aprire davanti a loro nuovi mercati, nuove possibilità. Da inizio anno abbiamo cominciato a frequentare e partecipare a eventi nuovi, incontri tra start up, nuove imprenditorialità, stiamo imparando nuovi linguaggi, nuove strategie, è un momento magico».

Sorride e annuisce Paolo Castellacci mentre osserva Falaschi, «E’ così – spiega il manager – il riscontro ci ha sorpreso ma ha confermato un trend che avevamo visto nascere già diversi anni fa negli Stati Uniti. Avevamo incontrato e visto emergere centinaia di nuove realtà digitali che, soprattutto nel corso dei mega eventi mondiali dei grandi brand internazionali, sempre più entravano in contatto e dialogavano con le classiche realtà della rivendita ICT… Siamo appena rientrati da Lisbona dove abbiamo partecipato al consueto e atteso evento europeo del GTDC, il Global Technology Distributor Council, la più importante organizzazione del canale ICT mondiale.
Ci ha sorpreso ritrovare sul palco, al momento di spiegarci le evoluzioni in atto sulla distribuzione ICT nei prossimi tre anni, esattamente questo modello, queste idee, questo progetto di ecosistema. Non è e non sarà una sfida semplice, ma è confortante sapere di essere sulla buona strada per affrontarla e soprattutto avere la sensazione di avere fatto la scelta più corretta, nel momento migliore e con le persone giuste»
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