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Get smart with Citrix & Computer Gross: una collaborazione storica nel cuore degli ecosistemi

Una collaborazione storica, nel cuore degli ecosistemi che da sempre animano il motore di Computer Gross. Un asse di valore, quello che unisce il distributore a Citrix, da cui ora nasce un nuovo progetto “smart” destinato a diventare modello e caso di eccellenza internazionale. Le voci dei protagonisti, gli obiettivi, le opportunità in arrivo

Distributori
Computer Gross e il progetto “Get Smart with Citrix”, «così accendiamo la ripartenza “intelligente” delle imprese. Via ad un decisivo percorso di accoglienza dei partner con l’obiettivo di costruire progetti innovativi insieme». 

Smart ovvero intelligente, ovvero, e forse meglio, finalmente a misura di una nuova normalità tutta digitale. Una nuova normalità verso cui stavamo già viaggiando prima di febbraio 2020. Poi l’emergenza ha cambiato tutto a partire dalla velocità di crociera di questo viaggio.

Parliamo di una velocità che nessuno aveva mai sperimentato e forse pensato. Una velocità che oggi è, appunto, normalità. Sistemi di collaboration, servizi digitali a consumo, spazi di lavoro digitale da accendere solo quando serve e se serve…

Una straordinaria normalità che nessuno può più pensare di gestire, affrontare, controllare semplicemente aumentando il numero di device e strumenti, piattaforme digitali a disposizione. Il motivo è semplice e, proprio in questi mesi, lo abbiamo toccato tutti con mano.



Abbiamo reagito, abbiamo corso inevitabilmente verso la tecnologia accumulando soluzioni, prodotti, piattaforme e alla fine ci siamo accorti che tutto si è inevitabilmente complicato e, soprattutto, aperto a rischi enormi a livello di sicurezza.  
Correre verso lavoro da remoto, cloud computing… e, contemporaneamente, proteggere parti sempre più imponenti del nostro business affidate proprio al digitale non è un mestiere semplice.

Servono competenze, idee chiare e soprattutto “intelligenza”. Il senso più profondo di essere davvero Smart, oggi, è proprio in questo vitale salto di qualità nell’uso del digitale che tutti, nessuno escluso, siamo chiamati a fare. 

Un senso profondo di cui è fatto il progetto “Get Smart with Citrix”. Un progetto firmato Computer Gross e Citrix. Una piattaforma che arriva sul territorio proprio nel momento della ripartenza, della nuova e più importante accelerazione…Anche e soprattutto alla luce della solennità del contesto, per lanciare il progetto hanno fortemente voluto esserci i manager, i volti e le voci chiave di entrambe le organizzazioni.


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Paolo Castellacci, presidente di Computer Gross, 
Mario Derba, Area Vice President for Western & Southern Europe di Citrix, 
Gianluca Guasti, Value Business & Marketing Director di Computer Gross, 
Fabio Luinetti, Country Manager Italy Citrix 
Paolo Barboni, Business Unti Manager Citrix presso Computer Gross 
Giuseppe Razzino, Partner Account Manager di Citrix.

Manager, storie di prestigio che dunque si sono dati appuntamento per un momento di confronto e conversazione di straordinario valore per tutti.

Sul tavolo ci sono leve e opportunità straordinarie per un mercato intero. Manager e storie che hanno deciso di muoversi per una collaborazione, quella tra Citrix e Computer Gross che da anni macina record e riconoscimenti a livello internazionale e, oggi, di fatto mette a disposizione dei partner il meglio delle competenze sviluppate nel momento più importante. 

Get Smart with Citrix, perchè adesso, perchè Computer Gross, perché il canale?

Come sempre capita nei momenti più importanti della sua storia a far sentire la sua voce per primo è Paolo Castellacci. 

«Questo progetto – racconta Castellacci - per noi è importante per due ragioni. La prima è che, anche durante la pandemia proprio Citrix è stato per noi un brand molto importante nel guidareil cambio di passo a livello di digitalizzazione che tutte le aziende hanno preteso.

Un cambio dipasso che proprio le nostre alleanze più importanti, come quella con Citrix, ci hanno aiutato a guidare, gestire e mettere al servizio dei partner sul territorio.

Il risultato è che proprio quest’anno abbiamo accelerato, crescendo molto in termini di fatturato e di progetti di trasformazione digitale. In questo senso proprio la tecnologia che sviluppa Citrix è decisiva nel tradurre innovazione in valore pratico sul territorio.
Si tratta infatti di un qualcosa che non si prende e si porta sul mercato come un qualsiasi prodotto.
Si tratta di una piattaforma innovativa che accende processi e progetti di valore ma anche molto complessi.
Sono questi i progetti che, proprio nel corso di un anno così difficile siamo riusciti ad accendere allargando lo spettro dei partner che hanno lavorato con noi.

Partner con competenze e abilità sempre più ampie, innovative, concrete. Ci siamo riusciti nonostante i blocchi della pandemia figuriamoci ora che tutto si sta riaccendendo.

«Get Smart…» si inserisce proprio in questa fase di rilancio con il meglio di due mondi che si fondono formando un ecosistema in cui il confine del distributore e quello del vendor quasi non si percepiscono più. Il secondo elemento chiave è che stanno arrivando fondi e sostegni, a livello Europeo, che avrannofocus inevitabile proprio sulla tecnologia digitale.

Un motore di rilancio potenzialmente incredibile che Computer Gross e società proprio come Citrix hanno il compito, l’onore e il dovere di guidare per rendere davvero migliore e più efficace il nostro Paese in un momento così delicato. Un momento in cui proprio il ruolo del canale rilancia la sua centralità, ma è un ruolo che va alimentato con serierà e progetti speciali proprio come questo.   


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Un progetto tutto italiano nato per diventare eccellenza internazionale 

Un progetto che nasce con il cuore italiano dunque ma che, come anticipato e come spesso capita a Computer Gross, è destinato a portare la sua unicità anche sul palcoscenico internazionale. A conferma di una simile ambizione la presenza, al momento del lancio, di un manager di eccellenza come Mario Derba. 

«Intanto voglio cominciare facendo i complimenti a Paolo e al team di Computer Gross per i risultati dell’anno appena finito – ha iniziato Derba -. Sicuramente poi il tema Get Smart io lo voglio declinare in due modi: uno è Get Smart, perché stiamo parlando dello smart working ma anche perché c’è un tema di “get smarter”… Paolo ha citato il tema di recovery resilience e dei vari miliardi di euro che sembrano esserci a disposizione, e però questi soldi vanno, prima di tutto, spesi e, secondo, vanno saputi spendere in maniera “intelligente”, cosa ancora più importante.

Questa cosa si ottiene pensando a due argomenti, due poli: utenti e ultimo miglio. Il primo polo è quello, diciamo, utente finale: si è continuato a parlare di digital transformation, ma non sono in molti a capire poi cosa si debba fare davvero per accendere la digital transformation.  

Sicuramente non basta investire in banda e non basta dire che magicamente si possono cambiare le cose, è un lavoro molto duro ed è un lavoro che deve atterrare fino nelle mani degli utenti finali e di qualunque società, enti pubblici o società private.

E da questo punto di vista il Get Smart si deve trasformare in un Get Smarter, da parte nostra.
E questo ovviamente lo possiamo fare insieme a Computer Gross perché dobbiamo far crescere tutto il sistema che raggiunge questi clienti. Sicuramente dobbiamo toccare le grandi aziende italiane, la grande pubblica amministrazione centrale, ma l’Italia non è fatta solo di questo, è fatta di tante altre realtà che sono di medie e piccola dimensione.

E Computer Gross ha la caratteristica di scalare con una qualità che nessuno ha.
Nella mia storia ormai li ho visti con tanti cappelli, quando ero in IBM, quando ero in Microsoft, quando ero in HP, quando ero in Oracle e adesso in Citrix e non sono mai cambiati. Computer Gross ha questa capacità, la capacità di pensare in grande, ma poi di far scendere sul piccolo ogni cm di questa grandezza, nel dettaglio».


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L’ultimo decisivo miglio della Digital Transformation

Uno scenario collaborativo chiaro in cui anche i ruoli sono ormai definiti. «Noi vogliamo avere questo ruolo – continua Derba - il ruolo dell’ultimo miglio della Digital Transformation, ed è questo il secondo polo a cui mi riferivo. Ovviamente facendo leva sul tema produttività e sicurezza.

Produttività per toccare quello che è diventato il nuovo mantra, l’employee engagement, il fatto di riuscire a coinvolgere i dipendenti soprattutto in una fase in cui le aziende sono distribuite come mai prima. 

La nostra missione deve essere quella di accendere un miglio dove tu dai produttività, dai ingaggio ma lo fai in modo sicuro e questo obiettivo lo raggiungi se hai un ultimo miglio davvero affidabile dal punto di vista dell’ecosistema che è il motivo per cui ci siamo alleati con grandissimo piacere con Computer Gross.  

Una società che ha la capacità di mettere insieme tutta la filiera del valore, tutta la catena del valore: dalla formazione alla certificazione passando per consulenza, progettualità e finanziamento.

Elementi chiave in Italia ma che lo sono anche a livello europeo, nel senso che questa proposta ha le gambe per correre a livello internazionale perché non è solo pensata a livello teorico… ma è pensata per arrivare fino in fondo alla catena del valore e che va a toccare tutti i player che ci sono e che ci devono essere.

Qui non è solo una bella pensata a tavolino, un bel market place che mette a disposizione degli altri alcuni oggetti in maniera semplice. No, pensa a tutti i dettagli che sono necessari per arrivare a raggiungere l’obiettivo, quindi auspico che questa iniziativa si possa anche portare fuori dell’Italia. Certamente ha spazio per ampliarsi oltre i nostri confini» 

Get Smart with Citrix e la scommessa italiana

Un progetto pronto per il palcoscenico internazionale dunque ma che, da subito, ha obiettivi concreti soprattutto nel nostro Paese. «Sicuramente – racconta infatti Fabio Luinetti, guida di Citrix in Italia - questa per noi è un’iniziativa particolarmente importante nel senso che stiamo vivendo un momento di trasformazione che non è solo un momento di trasformazione legato al covid, (che sicuramente ha dato un impulso decisivo a certe dinamiche evolutive, però le tematiche del cloud e del digitale a servizio stanno effettivamente cambiando il modo con cui le aziende fanno o possono fare le cose. Ecco dunque che c’è sicuramente anche un tema di cultura).

Oggi troppo spesso gli investimenti IT sono in qualche modo percepiti come un qualche cosa che va fatto ma senza effettivamente trasformarli in un vantaggio competitivo e questo è assolutamente e soprattutto vero in Italia.

Difatto oggi il cloud ci ha invece dimostrato che consente effettivamente di accelerare e di sviluppare nuovi modelli di produttività e business. In questo contesto è ovvio che per noi il cuore pulsante del tutto sia lavorare per aiutare il nostro ecosistema di partner ad abbracciare questo tipo di cambiamento».  

Un cambiamento a 360° dunque, non solo tecnologico…

«Esatto – continua Luinetti -, parliamo quindi di un cambiamento che è sia tecnologico ma è anche di business model, di modo di raccontare la tecnologia presso le aziende e i clienti finali.

Una volta le competenze e l’approccio erano un po’ “religiose”: quindi avevi tutto Microsoft, tutto IBM, ecc. il cloud questo tipo di approccio lo cambia un po’, nel senso che hai bisogno di integrare componenti nuove con infrastrutture esistenti e, ancora, di orchestrare ambienti e servizi di piattaforme cloud diverse.

Tutto questo deve essere facile nell’accesso e disponibile su dispositivi. Quindi c’è proprio un tema di esperienza e tutte queste cose vanno raccontate, vanno commentate anche da un punto di vista business».  
Ma per quali partner è pensato questo progetto? «Tra le sfide che ci siamo dati – commenta Luinetti – c’è quella di attuare tipologie di partner differenti che hanno quelle caratteristiche complementari e diverse.

Come detto c’è un tema di recruiting di nuove realtà ma anche un tema di aiuto per le realtà esistenti a evolvere in direzione di nuovi modelli di business e di accesso al digitale, come abbiamo anticipato. Sono due mondi diversi a cui offriamo un framework di competenze ma anche di innovazione tecnologica straordinaria come la piattaforma Wrike, (una tra le principali aziende nelle soluzioni di gestione di lavoro collaborativo) di cui Citrix ha fatto recentemente completato l’acquisizione» 

Il motore di “Get Smart with Citrix”

Detto del senso e del momento in cui nasce questo Progetto tocca poi a un manager chiave come Gianluca Guasti entrare nel dettaglio delle leve strategiche che Computer Gross vuole attivare.
«Abbiamo tante missioni – racconta Guasti -: facciamo attività di formazione, facciamo attività di consulenza, di progettazione, integrazione di soluzioni... tutte queste attività oggi trovano una sintesi straordinaria in Get Smart che ha proprio l’obiettivo di concentrare, guidare e programmare iniziative e componenti diverse ma convergenti verso soluzioni innovative.

Un obiettivo che ha come declinazione perfetta il concetto di ecosistema che rimane al centro dei nostri investimenti.   Quindi, la logica di questo progetto, in questo momento, è quella di avere un framework che sia ben identificato in un nostro progetto congiunto frutto dell’unione tra Citrix e Computer Gross e che portanome di Smart.
Si tratta di fatto di un percorso di accoglienza di nuovi partner per fare progetti innovativi e soprattutto utili insieme.

Allo stesso tempo vogliamo abilitare chi è già a bordo nella costruzione di uno straordinario framework di lavoro digitale all’interno delle imprese. Per affrontare questa sfida, in questi mesi, ci siamo preparati raddoppiando il numero delle Certificazioni e delle competenze messe a disposizione.

Citrix, Computer Gross, Citrix o Computer Gross… di fronte ai partner il confine non è più percepibile, oggi nasce un brand congiunto fatto di servizi, supporti, idee che non hanno pari sul mercato.

Non è necessario che i partner si sentano però obbligati ad avare sin da subito tutte le competenze necessaire, Get Smart nasce proprio per accompagnarli verso modelli di business e piattaforme tecnologiche che cambiano equilibri e logiche storiche.
Per questo abbiamo previsto una fase di accompagnamento e solo successivamente una fase di trasferimento degli skills».   

Pronti, partenza… “Get Smart”


Dalle parole ai fatti tocca poi a Giuseppe Razzino e Paolo Barboni raccontare come e cosa deve fare un partner per accedere a “Get Smart with Citrix”.

«Direi immediatamente entrare in contatto con le persone di Computer Gross. Un team sempre più consistente con cui verificare quale può essere il piano di sviluppo. Il cuore di questo progetto è proprio la concretezza e la capacità di cominciare subito a parlare di sviluppo, sviluppo di mercato, sviluppo di competenze.

Le due cose vanno di pari passo e una alimenta l’altra: parte tecnica, attività di marketing, nuovi modelli di business… essere Smart oggi vuol dire essere multipiattaforma, aperti alla collaborazione e soprattutto veloci nel cogliere un’opportunità che per ampiezza e profondità non ha precedenti».

Una nuova accelerazione “intelligente” che oggi Computer Gross è in grado di sostenere a fronte di un percorso di investimenti e scommesse vinte molto preciso. «Nel 2020 – racconta Barboni – i risultati ottenuti e le risposte di partner e mercato abbiamo preso sempre più coscienza di questo grande valore che avevamo e ci siamo strutturati in modo e in maniera per esser qui oggi poi a formalizzare il progetto.

Abbiamo integrato, come diceva Gianluca, con un buon numero di tecnici la parte di pre-vendita ma non solo.

Pre-vendita diventa studio della soluzione, poi si trasforma in spiegare la soluzione al cliente perché poi il partner non sempre è autonomo in questo quindi lo affianchiamo in tutto e per tutto fino addirittura ad arrivare alla delivery e al post vendita.

Un percorso che ci ha permesso di essere confermati per il terzo anno di fila come centro di eccellenza per la parte di training da parte di Citrix. Ma c’è di più ovviamente, queste abilità non si fermano a Citrix ma si allargano a tutte le tecnologie che poi girano intorno a questo brand e ai settori in cui interviene.

Su tutti l’esempio del Modern Workplace e di una piattaforma come Microsoft. Questo approccio a 360° ci rende unici, credibili e affidabili per i partner».
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