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QNAP garantisce l'alta disponibilità

Nuova puntata video con QNAP, vendor di riferimento nel mercato IT, seconda di una serie di video ideati al fine di comprendere la posizione dell’azienda rispetto ad alcuni argomenti ‘caldi’. Al centro il tema dell'High Availability, da garantire in ogni settore, a cui il vendor risponde con due soluzioni, una locale su singola NAS con doppia controller e una una in cluster attivo-passivo su infrastruttura dual-NAS. Ne parliamo con Daniele Nannicini, PreSales Manager di QNAP Italia

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Al centro della nuova puntata video con QNAP, vendor di riferimento del mercato IT, si pone il tema molto critico dell’High Availability, fondamentale per garantire continuità dei servizi informatici erogati. Con Daniele Nannicini, Presales Manager di QNAP, inquadriamo il contesto di riferimento, l'offerta messa in campo dal vendor e la strategia di canale.

Perché è consigliato configurare un ambiente ad alta disponibilità (HA)? In quali scenari è necessario?

“Garantire l’alta disponibilità, o HA, oggi è cruciale in ogni settore. Viviamo in un’epoca in cui l’accesso continuo ai dati e ai servizi IT è un requisito imprescindibile, sia per le aziende private sia per la pubblica amministrazione. Un’interruzione – anche breve – può significare perdite economiche, danni reputazionali o addirittura fermi operativi critici - afferma Nannicini. Si pensi, per esempio, a una struttura sanitaria, a un e-commerce o a un’azienda manifatturiera con linee produttive automatizzate: in questi contesti, minimizzare i tempi di inattività è essenziale. L’HA consente proprio questo: avere un sistema che, in caso di guasto hardware o software, è in grado di subentrare automaticamente con un sistema secondario, garantendo la continuità del servizio.”

La risposta QNAP

“In questo contesto - spiega Nannicini - QNAP si distingue con una soluzione solida e accessibile: High Availability Manager. Si tratta di una soluzione integrata nel nostro ecosistema NAS, che consente di creare un cluster attivo-passivo con due NAS QNAP identici in termini di configurazione hardware e di spazio disco.La sua forza sta nella semplicità di configurazione, nella gestione centralizzata, e nella capacità di eseguire il failover automatico in meno di un minuto senza perdere l’operatività in corso durante il disservizio. Inoltre, offre funzionalità avanzate come il monitoraggio in tempo reale, il log degli eventi e la sincronizzazione continua dei dati tramite heartbeat e la replica dei dati in tempo reale”.

Al recente Computex, il vendo ha presentato questa nuova soluzione HA, progettata per ambienti enterprise e PMI, che include hardware dedicato e ottimizzazioni lato software per offrire velocità di failover e scalabilità senza interruzione del servizio.

Oltre a ciò, il vendor propone da tempo al mercato un’altra soluzione HA: “in questo caso abbiamo un HA locale su un unico dispositivo, con doppia controller attiva-attiva, che consente di prendere in carico i servizi di un controllore in caso di fault senza alcun disservizio per i nostri clienti”, chiarisce Nannicini. Proseguendo: “Rispetto al passato, quindi, oggi QNAP mette a disposizione dei propri clienti due soluzioni di alta disponibilità, una locale su singola NAS con doppia controller e una in cluster attivo-passivo costruita su un’infrastruttura dual-NAS che va a minimizzare i tempi di disservizio.”

Dalla parte dei partner di canale

Per QNAP, i partner di canale sono strategici: “Ecco perché abbiamo organizzato a inizio giugno, a Milano, un evento di presentazione delle nuove soluzioni e prodotti, il Tech-Summit 2025, con un focus particolare sull’Alta Disponibilità, supportati anche dalla presenza del Supervisor dei Product Manager giunto direttamente dal nostro HQ a Taiwan. Inoltre, stiamo potenziando la nostra QNAP Academy e offrendo corsi tecnici che comprendono anche l’HA, per rendere i partner non solo competenti, ma anche autonomi e propositivi verso i clienti finali. Infine, prevediamo attività demo live e supporto pre-sales dedicato, per aiutare i partner a valorizzare al meglio questa tecnologia sul campo,” conclude Nannicini.

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